L'ortofrutta italiana fa squadra, «ma il ministro non lo sa»

Allo stand Italy ribadita l'importanza di presentarsi uniti. Mancano le istituzioni

L'ortofrutta italiana fa squadra, «ma il ministro non lo sa»
“L’ortofrutta italiana è vincente se sa stare unita”. Non è uno slogan, né una frase fatta, né (ancora) una constatazione. E', invece, un messaggio, un invito a fare squadra più spesso, in ogni occasione utile, soprattutto per valorizzare il settore all’estero.

Con questo intento Cso Italy, Fruitimprese, Italia Ortofrutta e Ice hanno organizzato ieri la conferenza stampa che ha inaugurato lo stand Italy e ufficializzato la presenza delle aziende italiane al Fruit Logistica di Berlino.
Una partecipazione importante, visto che siamo il Paese più rappresentato, con oltre 500 espositori, 57 dei quali nello stand collettivo.

Per Marco Salvi, presidente di Fruitimprese, è un format che funziona. “Presentarsi in modo compatto e coordinato in Germania, il nostro principale mercato (siamo il terzo fornitore dopo Spagna e Paesi Bassi, ndr) è una scelta strategica. Anche alla luce dei dati a consuntivo del 2017 che parlano di un fatturato del nostro export vicino alla soglia dei 5 miliardi di euro. Le imprese stanno facendo la loro parte, attraverso collaborazioni fattive e progetti comuni, le istituzioni forse meno”.

“Per competere bisogna essere organizzati e l’organizzazione aiuta a competere – ha continuato Gennaro Velardo, presidente di Italia Ortofrutta - Ecco lo slogan di questa partecipazione. Con grandi difficoltà, le diverse parti lavorano per interessi comuni, ognuno per il proprio ruolo. La nuova Strategia nazionale e l’istituzione del Tavolo ortofrutticolo rappresentano la nuova sfida per l’intero settore da affrontare con spirito inclusivo e propositivo”.



Sempre nell’ottica dell’aggregazione e della condivisione di progetti comuni, Paolo Bruni, presidente di Cso Italy e maestro di cerimonia, ha annunciato per i prossimi giorni un incontro con Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, per approfondire il Regolamento “Omnibus”, che - con particolare riguardo a concorrenza e antitrust - potrebbe fornire alle imprese italiane, anche concorrenti, nuove opportunità di aggregazione.

Insomma, come ha detto Salvi a Italiafruit News: “Anche quest’anno potremo dire che non abbiamo avuto il piacere di avere tra noi il ministro. Poteva essere l’occasione per confermare l’importanza del nostro settore. Importanza che noi dimostriamo tutti i giorni dell’anno”.

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