Avocado e mango entrano nel paniere Istat

Avocado e mango entrano nel paniere Istat
Ogni anno l'Istat rivede l'elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento della rilevazione dei prezzi al consumo, aggiornando contestualmente le tecniche d'indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell'inflazione.

La principale novità del 2018 è l'utilizzo dei prezzi registrati alle casse di ipermercati e supermercati mediante scannerizzazione dei codici a barre (scanner data) dei beni per la cura della casa e della persona, provenienti dalla Grande distribuzione organizzata del commercio al dettaglio (ipermercati e supermercati). La disponibilità di questa nuova fonte di dati, che migliora ulteriormente l'accuratezza della stima dell'inflazione, è frutto della collaborazione con le grandi catene del commercio al dettaglio e l'Associazione della distribuzione moderna.

Nel paniere utilizzato nel 2018 per il calcolo degli indici Nic (per l'intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1.489 prodotti elementari (1.481 nel 2017), raggruppati in 920 prodotti, a loro volta raccolti in 404 aggregati.

Per il calcolo dell'indice Ipca (armonizzato a livello europeo) viene impiegato un paniere di 1.506 prodotti elementari (1.498 nel 2017), raggruppati in 923 prodotti e 408 aggregati.
L'aggiornamento del paniere tiene conto delle novità emerse nelle abitudini di spesa delle famiglie, dell'evoluzione di norme e classificazioni e in alcuni casi arricchisce la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati.

Nel 2018 entrano nel paniere cinque nuovi prodotti: l'avocado, il mango, i vini liquorosi, la lavasciuga e il robot aspirapolvere. Escono dal paniere la telefonia pubblica, il canone Rai e il lettore Mp4.



Nel complesso, le quotazioni di prezzo utilizzate ogni mese per stimare l'inflazione passano da 706.500 a oltre 4.500.000 e provengono da una pluralità di fonti: 461.000 raccolte sul territorio dagli Uffici comunali di statistica e 153.000 direttamente dall'Istat; 3.840.000 tramite scanner data; 63.700 provengono dalla base dati dei prezzi dei carburanti del ministero dello Sviluppo economico.

Fonte: Istat