Il polo logistico di Esselunga scatena la bagarre

Opere compensative, tre Comuni bresciani contro l'amministrazione di Ospitaletto

Il polo logistico di Esselunga scatena la bagarre
Il polo logistico di Esselunga (cliccare per leggere) al centro dell’attenzione dei sindaci di tre Comuni bresciani. Che, tramite il Tribunale amministrativo regionale, chiedono di ottenere opere compensative sui propri territori. Nel mirino non c’è la nota società della Gdo, definita anzi “disponibile e collaborativa”, ma l’amministrazione della vicina Ospitaletto che vorrebbe realizzare un grande parco pubblico extraurbano sovracomunale per il proprio territorio. I sindaci di Castegnato, Travagliato e Cazzago San Martino però non ci stanno e, come riportano i giornali locali, hanno presentato un ricorso nei confronti dell’amministrazione di Ospitaletto; un ricorso che, in attesa della sentenza, ha portato all’impugnazione di una delibera approvato nel Consiglio comunale ospitalettese del 4 novembre, nella quale veniva indicata la costruzione di un parco a Lovernato (borgo sul territorio di Ospitaletto) come opera sovracomunale legata alla creazione del polo Esselunga nel sito dell’ex Stefana.

“Siamo stati costretti a ricorrere al Tar a causa della delibera in cui Ospitaletto, con un atteggiamento poco collaborativo stabiliva autonomamente come opera sovracomunale la costruzione di un parco in un’area verde che insiste solo sul loro territorio - la spiegazione di Antonio Mossini, sindaco di Cazzago, Comune capofila dell’azione - Ci batteremo per ottenere opere compensative adeguate, visto che le normative stabiliscono senza alcun dubbio la sovracomunalità di un’opera che andrà certamente ad influenzare i nostri territori. Con questo non voglio giudicare negativamente l’opera e l’ottimo lavoro che sta facendo Esselunga, tra l’altro molto disponibile nei nostri confronti”.

“Considero scorretta questa azione - la replica ai tre sindaci da parte del primo cittadino di Ospitaletto, Giovanni Battista Sarnico - ma ritengo che non influirà sul corretto avanzamento delle procedure autorizzative, nelle quali è prevista, con la Provincia, una procedura di concertazione aperta ai comuni contermini in sede di valutazione del piano attuativo. Continueremo perciò serenamente il lavoro in corso con l’obiettivo di autorizzare un risanamento ambientale esemplare del sito e riconvertirlo in una iniziativa produttiva sostenibile, ricca di opportunità imprenditoriali e occupazioni per la nostra comunità”.