Allianz Risk Barometer 2018, cosa temono le aziende del food

Interruzione di attività, pericoli informatici e catastrofi naturali. Focus Italia

Allianz Risk Barometer 2018, cosa temono le aziende del food
Puntano alla spina dorsale dell'economia connessa e possono mettere a repentaglio l'esistenza di aziende di ogni dimensione e settore. Secondo l'Allianz Risk Barometer 2018, realizzato da Allianz Global Corporate & Specialty (Agcs), i primi due rischi aziendali a livello globale sono rappresentati dall’interruzione di attività e dai pericoli informatici.
Seguiti dalle perdite dovute alle catastrofi naturali, con il 2017 che si è distinto come anno peggiore. Sono questi i principali risultati del settimo Allianz Risk Barometer che per il 2018 si è basato sull'analisi di ben 1.911 esperti di rischio provenienti da 80 Paesi.

Stessi trend rilevati in Italia, dove – con il 51% (in crescita rispetto al 36% del 2017) - l’interruzione di attività si conferma il rischio più temuto dalle aziende. Al secondo posto i rischi informatici, in salita di due posizioni con il 38%, seguiti dalle catastrofi naturali (30%).
In un'epoca in cui una crisi può diffondersi globalmente in pochi minuti, il danno reputazionale o d’immagine, è invece il rischio in maggior crescita nel nostro Paese e passa dalla decima alla quarta posizione.



In generale, l’interruzione di attività (con il 42% delle risposte) è il rischio più sentito per il sesto anno consecutivo e si colloca ai primi posti in 13 Paesi e nelle aree di Europa, Asia Pacifico, Africa e Medio Oriente.
Le aziende si trovano ad affrontare un numero crescente di scenari, che vanno dalle esposizioni tradizionali come incendi, disastri naturali e interruzioni della supply chain, ai nuovi fattori scatenanti derivanti dalla digitalizzazione e dall'interconnessione, che in genere non causano danni fisici, ma comportano ingenti perdite finanziarie. Un guasto ai principali sistemi informatici, il terrorismo o gli eventi socio-politici, gli incidenti legati alla qualità dei prodotti o un cambiamento normativo inatteso possono portare le aziende a un blocco temporaneo o prolungato con effetti devastanti sui ricavi.

I rischi informatici confermano la tendenza al rialzo: cinque anni fa erano al 15° posto, l’anno scorso al terzo e oggi sono al secondo. Varie minacce come la violazione dei dati, gli attacchi degli hacker o l’interruzione di attività a seguito di un blocco informatico, collocano questo tipo di rischio al primo posto in 11 Paesi intervistati e al secondo posto in Europa e Asia Pacifico. E' anche considerato il rischio più sottovalutato e il principale pericolo a lungo termine.
Non solo. Il rischio privacy è di nuovo sotto i riflettori a seguito delle grandi violazioni dei dati negli Stati Uniti. L'introduzione a maggio 2018 del Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) in tutta Europa intensificherà i controlli, con la prospettiva di ulteriori e maggiori sanzioni per le imprese che non si adeguano.


Top five dei rischi nel food

Rischio meteorologico e tecnologico in aumento
Dopo un record di 135 miliardi di dollari di perdite nel solo 2017 (causate dagli uragani Harvey, Irma e Maria negli Stati Uniti e nei Caraibi), le catastrofi naturali tornano a occupare la classifica dei primi tre rischi aziendali a livello globale (in salita dal quarto al terzo posto, con il 30% delle risposte).
Gli intervistati temono che il 2017 possa essere un presagio della crescente intensità e della frequenza dei pericoli naturali. Così, la voce "cambiamento climatico e/o aumentata instabilità meteo" è una new-entry nella Top 10 del Risk Barometer 2018.

Top 5 dei rischi in agriocoltura


Passando dal decimo al settimo posto, l’impatto del rischio delle nuove tecnologie è, invece, uno dei principali elementi in aumento nella classifica dell'Allianz Risk Barometer e si colloca al secondo posto tra i maggiori rischi per il futuro a lungo termine dopo gli incidenti informatici, con i quali è strettamente interconnesso.

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