Ccorav, lo stabilimento è salvo

Querelle chiusa: il consorzio viterbese specializzato in patate potrà utilizzarlo per 30 anni

Ccorav, lo stabilimento è salvo
Lo stabilimento in cui il Consorzio cooperativo ortofrutticolo alto Viterbese (Ccorav) lavora da decenni a Grotte di Castro potrà essere utilizzato dalla realtà consortile laziale per i prossimi trent’anni. Il sodalizio pagherà un canone agevolato e l’Agenzia regionale Arsial, proprietaria, sarà socia al 48%. Il tutto al termine di un percorso difficile e pieno di ostacoli contrassegnato dal rischio di perdere lo stabilimento e quindi il lavoro, con un impatto che avrebbe lasciato il segno anche sul territorio della Tuscia: la produzione della patata Igp dell’alto Viterbese dà lavoro e reddito a oltre 600 soci delle cooperative.


L’accordo raggiunto tra Consorzio e Regione per lo stabilimento di oltre 12mila metri quadrati definisce anche una sorta di “modello Ccorav” che si caratterizza per una forma di “patrimonializzazione che fonda le sue basi sulla persona e l’attività che svolge per il territorio”. Con questa partnership e con l'opera di regolarizzazione portata avanti, il consorzio potrà accedere alle risorse europee per poter finanziare interventi ad hoc che possano valorizzare i prodotti del territorio. 



“Finalmente - ha detto Augusto Di Silvio, presidente del Ccorav - si riacquisisce un diritto che avevano i nostri produttori da oltre 30 anni e questo stabilimento torna nelle mani di chi fino ad oggi lo ha portato avanti e gestito. Siamo una realtà importante, rappresentiamo l’80% della produzione di patate dell’alto Viterbese con circa 22mila tonnellate ogni anno. Numeri importanti per un settore che in questo territorio è strategico e rappresenta la fonte di sostentamento per molte famiglie”.


L'incontro di venerdì sera al Ccorav per la presentazione dell'accordo

“Un risultato storico - ha sottolineato la presidente di Confcooperative Lazio Nord Bruna Rossetti - che rende giustizia a una lotta decennale di cooperatori e di famiglie che alla fine del percorso hanno trovato il necessario sostegno anche da parte delle istituzioni”.

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