«Brennero intermodale opportunità per il Paese»

«Brennero intermodale opportunità per il Paese»
“Con la realizzazione del corridoio intermodale del Brennero stiamo costruendo il futuro. Ci sono 19,1 miliardi, di cui 14 già disponibili, di investimenti per ferrovie, strade e porti nell’area nazionale di interesse. Dalla galleria di base alle interconnessioni agli interventi sui porti dell’Adriatico Brennero. Grandi opere e piccole opere per connettere l'Italia e far emergere il ruolo centrale per gli scambi da e per l'Europa”. A dirlo è stato il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio nel corso del convegno “Il corridoio del Brennero per Connettere l’Italia” che si è svolto la scorsa settimana a Trento.

“Il grande progetto europeo del corridoio del Brennero a cui sono stati assegnati circa 7,4 miliardi – ha proseguito Delrio - rappresenta una opportunità per lo sviluppo economico del territorio di Trento e per l’intera penisola. Valichi e alta velocità sono parte della strategia di rilancio sostenibile del Paese. L’impegno per i tre tunnel del Brennero, del Fréjus e del Terzo Valico ammonta a circa 20 miliardi”.

Il ministro ha ricordato che “oggi tutti i Paesi stanno investendo nelle connessioni.  La Cina sta combattendo la terza guerra mondiale investendo sulle infrastrutture e oggi noi dobbiamo investire in primo luogo per la connessione con l’Europa”.
“Molti porti italiani - ha continuato - sono ansiosi di partecipare ad un progetto affascinante, la nuova Via della seta. Ma la vera ricchezza dell’Italia è l’import-export con l’Europa, visto che il valore delle nostre esportazioni verso l’Europa è del 42,9% contro il 2,5% verso la Cina”.



Il corridoio del Brennero è oggi il più trafficato in ambito transalpino con quasi 47 milioni di tonnellate di merce in transito sui 160 dell’arco transalpino e 2,2 milioni di mezzi pesanti all’anno. Da qui la necessità di investire per sistema integrato e intermodale di trasporti che tra strade, ferrovie, porti e interporti, treni merci europei e alta velocità di rete.

Il ministro Delrio ha ribadito che non c’è sviluppo economico e sociale senza connessioni. “E’ in atto una rivoluzione, come dal cavallo a ferrovia. Un grande cambiamento che va nella direzione di un nuovo modello di trasporto più sostenibile in senso sociale, ossia garantire una mobilità accessibile a tutti, ridurre al minimo l’impatto ambientale e favorire una maggiore  apertura al mercato. Le aziende del futuro sceglieranno infatti di fare affari sulla base dell’accessibilità alla mobilità sostenibile”.

L’obiettivo è realizzare quindi un sistema di mobilità che sostenga il progresso economico europeo, rafforzando la competitività dei territori, con servizi di elevato livello qualitativo e garantendo allo stesso tempo un uso più efficace delle risorse.
Il convegno è stato l’occasione per firmare un protocollo d’intesa fra Rfi-Rete ferroviaria italiana e Interbrennero spa, finalizzato a trasferire quote crescenti di traffico merci dall’autostrada alla ferrovia.

Un progetto che secondo Delrio dimostra che “in Italia si possono fare le grandi opere se si instaurano collaborazioni forti tra le istituzioni”. E la decisione delle Province di Trento e Bolzano di aggiungere bonus provinciali per il finanziamento dell’opera a quello nazionale dà certezza al fatto che lo spostamento modale può diventare realtà”.

Fonte: Ministero dei Trasporti