Don Camillo, il «dolce» è servito

In arrivo i primi meloni dal Senegal, profumati e ad alto grado zuccherino

Don Camillo, il «dolce» è servito
“Arrivano oggi dal Senegal i primi container di meloni prodotti nelle nostre aziende di proprietà, nel rispetto del disciplinare di produzione italiano”. Così Ettore Cagna, presidente dell’Agricola Don Camillo, annuncia l’avvio della campagna commerciale 2017/18 della sua azienda.

“Abbiamo pianificato l’arrivo, in media, di 4-5 container al giorno – continua l’imprenditore di Brescello (Reggio Emilia) – Si tratta sia del melone tradizionale, il retato classico italiano, sia del gialletto che, raccolto maturo, si presenta molto più dolce e profumato”.

In effetti, la breve durata del trasporto via nave (sei giorni soltanto) permette di gestire meglio il prodotto rispetto, ad esempio, a quello che oggi arriva dall’oltremare.
“La scelta di proporre un melone profumato è fatta nell’ottica di differenziarci nel panorama dell’offerta d’importazione; certo, con qualche difficoltà di trasporto in più, ma con un prodotto dalle caratteristiche qualitative elevate”. A cominciare dal contenuto zuccherino, visto che i meloni arrivano in Italia con grado Brix superiore a 16-17 punti.



La produzione prevista è di circa 800 tonnellate. “Copriremo il periodo delle feste (fino al 6 gennaio i meloni sono in vendita in confezione natalizia, ndr) – conclude Cagna – poi interrompiamo e riprendiamo dal 20-25 febbraio sempre con il retato classico italiano. Da fine aprile, invece, diamo inizio alla stagione siciliana che proseguirà fino a novembre. Per essere di nuovo pronti a ripartire con il Senegal la prima settimana di dicembre. Insomma, l’obiettivo è produrre meloni di qualità 365 giorni l’anno”.

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