Veneto, emergenza nutrie: stanziati altri 100mila euro

Veneto, emergenza nutrie: stanziati altri 100mila euro
Prosegue la campagna di eradicazione della nutria nel territorio veneto: la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan, ha stanziato altri 100mila euro per dare continuità al piano triennale 2016-2019 di contenimento e abbattimento del roditore (Myocastor coypus). Il contributo va a ristorare parte delle spese sostenute nel 2017 da Province, Città metropolitana di Venezia, Parco Naturale Regionale Delta Po e Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, secondo quanto previsto dal piano regionale.

Ad occuparsi del controllo finalizzato all’eradicazione della nutria è, infatti, una rete di soggetti, pubblici e privati, coordinata dalla Regione. Ne fanno parte, in qualità di soggetti pubblici, le Province, la Città metropolitana di Venezia, Comuni, Consorzi di bonifica, Enti Parco e delle Riserve regionali e gli Enti gestori dei siti di Rete Natura 2000. Ma anche i proprietari dei fondi, i cacciatori, le guardie venatorie, le guardie giurate, gli operatori della vigilanza idraulica, possono intervenire, opportunamente formati e coordinati – come volontari autorizzati – nel controllo della nutria.

Il piano ha avuto il parere favorevole da parte dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ovvero della struttura nazionale di riferimento che vaglia e certifica tutte le azioni e gli interventi a carico della fauna selvatica, anche di quella non protetta come è appunto la nutria), “a conferma - rileva l’Assessore Pan - della validità dell’azione di controllo impostata dalla Regione, che ci vede impegnati anche a monitorare, anno per anno, la sua efficacia, valutando in modo sistematico i risultati delle operazioni di contenimento ed eradicazione delle nutrie.”.

Lo stanziamento di 100mila euro per il 2017, previsto dalla legge regionale n. 15/2016 e finalizzato a sostenere le attività di monitoraggio e di controllo, fa seguito allo stanziamento iniziale di 250 mila euro per le attività svolte nel 2016.

Fonte: Regione Veneto