Dossier Spagna-Cina, è la volta dell'uva da tavola

Formalizzato a Pechino il protocollo per supportare l'export di pesche e susine spagnole

Dossier Spagna-Cina, è la volta dell'uva da tavola
E' stato firmato ufficialmente questa settimana a Pechino il protocollo per supportare l'esportazione di pesche e susine spagnole in Cina, alla presenza di Carlos Cabanas, segretario generale del ministero dell'Agricoltura di Spagna e di Li Yuanping, viceministro dell'Amministrazione generale della Supervisione della qualità, Ispezione e Quarantena (Aqsiq) della Cina.

Dopo aver apposto le loro firme al protocollo pesche e susine, già stipulato a metà 2016, i due esponenti governativi hanno fatto il punto sullo stato delle negoziazioni per quanto riguarda i dossier dedicati a uva da tavola e carne suina e si sono accordati per costituire un gruppo tecnico sulle certificazioni e l'interscambio per condividere informazioni e proporre soluzioni in grado di migliorare la sicurezza del commercio.

Nella sua visita Cabanas ha firmato anche un memorandum d'intesa con Qu Dongyu, viceministro cinese all'Agricoltura, per rafforzare la cooperazione tra i due ministeri in materia di salute animale e vegetale, tecnologie per il risparmio idrico e assicurazioni agricole.

Nel corso degli ultimi due anni, la Spagna ha incrementato sensibilmente le esportazioni di agrumi e frutta nel mercato cinese. Se nel 2016 si spedivano poco più di 14mila tonnellate - in particolare arance (quasi 10.900 ton) e mandarini (2.350 ton), seguite da susine (779 ton) e pesche (51 ton) - nei primi otto mesi di quest'anno i volumi sono saliti fino a 18.360 tonnellate, per un valore totale di 21,3 milioni di euro (+54% sul 2016) di cui 9,4 milioni relativi a pesche e susine.

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