Ue: Comagri approva Omnibus agricolo e nuovo regolamento per il biologico

Ieri l'ok degli eurodeputati. Ccpb: due punti critici nella normativa per il bio

Ue: Comagri approva Omnibus agricolo e nuovo regolamento per il biologico
Via libera al pacchetto agricolo del Regolamento Omnibus e al Regolamento comunitario per il settore biologico. Nella seduta di ieri, la Commissione agricoltura e sviluppo rurale (Comagri) del Parlamento europeo ha approvato con 39 voti a favore e 5 contrari il primo e con 29 voti favorevoli, 11 contrari e quattro astenuti il secondo.

"Il pacchetto agricolo dell'Omnibus sarà di fatto una vera e propria riforma di medio termine della Pac - ha spiegato al termine della votazione Paolo De Castro, primo vicepresidente della Comagri - Semplificazione delle misure di greening, consolidamento delle agevolazioni per i giovani agricoltori, nuovi parametri per la gestione dei rischi, rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera agro-alimentare: queste sono solo alcune delle importanti novità introdotte dal regolamento". La cui entrata in vigore (primo gennaio 2018), però, rischiava di slittare di diversi mesi a causa dei ritardi nelle negoziazioni sulle altre parti del Regolamento Omnibus. "Con la ferma intenzione di consentire agli agricoltori europei di sfruttare le nuove misure fin dall'inizio del nuovo anno, si è proceduto a uno scorporo della parte agricola dal resto del testo, rendendola un regolamento autonomo", ha sottolineato De Castro. Questa procedura permetterà di far entrare in vigore la nuova Pac nei tempi previsti. "E' un risultato straordinario - evidenzia ancora De Castro - non solo sul piano dei contenuti, ma anche sul piano politico dove ancora una volta, dopo la riforma del 2013, il Parlamento ha dato prova di essere un perno decisivo del processo di costruzione legislativa europea".

La fase procedurale dell'Omnibus proseguirà ora con il voto del Parlamento europeo in sessione plenaria, prevista per il 29 e 30 novembre a Bruxelles. In queste due giornate l'europarlamento potrebbe valutare anche la nuova normativa sul settore biologico, approvata lunedì 20 novembre dal Comitato speciale agricoltura (Csa) e ieri dalla Comagri, nonostante le aspre critiche delle organizzazioni agricole Cia-Agricoltori italiani e Confagricoltura (clicca qui per leggere la nostra notizia di ieri). Dubbi sono stati espressi anche dall'Eocc, l'associazione dei principali organismi di certificazione europei sul biologico, di cui fanno parte per l'Italia Ccpb, Bioagricert, Bios, Icea e Suolo e Salute.
 
Regolamento bio: Ccpb perplesso

Dopo il voto di ieri, il nuovo Regolamento del bio entrerà in vigore a partire dal 2020, secondo quanto sottolinea Ccpb che condivide i due punti critici segnalati dall'Eocc: "mancanza di omogeneità tra i vari Paesi nel definire la soglia massima di residui presenti nei prodotti biologici" ed "eliminazione della visita ispettiva annuale per aziende considerate non a rischio".

"Nel primo caso - spiega l'organismo italiano - ogni Paese può stabilire delle differenze, che seppur minime, creano un sistema per cui prodotti che in alcuni Paesi non possono essere venduti come biologici, per altri lo sono. Questo per l'Eocc crea una competizione sleale tra aziende di Paesi diversi che operano però in un mercato comune. I tre anni di discussioni su questo punto non sono bastati per trovare un accordo di buona qualità, ma solo un compromesso che scontenta molti". La visita ispettiva annuale, secondo l'associazione, è invece il cuore della fiducia dei consumatori e degli operatori nel sistema di certificazione. "Il controllo annuale - sostiene Ccpb - rimarrà per la maggior parte delle aziende, ma in un periodo di grande crescita del bio si creano delle eccezioni e si apre la porta ad un abbassamento della frequenza del controllo, il vero pilastro delle garanzie offerte dal biologico".
 
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