Kiwi rosso, «prove tecniche» di vendita

Al mercato di Verona confezioni da quattro frutti a sei euro il chilo. Gustosi, con un difetto

Kiwi rosso, «prove tecniche» di vendita
Il kiwi sta conoscendo negli ultimi anni una progressiva evoluzione del panorama varietale, nonostante Hayward rimanga comunque la varietà di riferimento, visto che all'orizzonte per il momento non si intravedono alternative migliori, a parte alcune selezioni che estendono il calendario commerciale. C'è tuttavia un certo fermento per quanto riguarda le tipologie alternative alla polpa verde, come la polpa gialla ed il baby kiwi.

L'ultima innovazione in ordine temporale è il kiwi a polpa rossa. Attualmente in una fase preliminare di coltivazione in Italia, si sta cercando di comprendere la migliore tecnica colturale per questa tipologia di prodotto proveniente dalla Cina. Di pari passo, le prime produzioni sono immesse nei circuiti dei mercati ortofrutticoli per avere un riscontro in fase di vendita, come Italiafruit News ha potuto verificare di persona durante una visita al mercato ortofrutticolo di Verona. Qui, presso lo stand Gr Frutta, specialista del kiwi all'interno del mercato scaligero, abbiamo notato alcuni colli in vendita di kiwi rosso provenienti dall'Emilia Romagna. Il prodotto è stato confezionato in cestini "coperchiati" di forma triangolare, contenenti quattro frutti, per un peso di 250 grammi, inseriti in padelle delle dimensioni di 40 per 60 centimetri. 



A livello estetico, il frutto presenta una "tomentosità" ridotta, una forma piuttosto regolare ed una pezzatura medio-piccola. Al taglio si nota subito la colorazione rossa che circonda la columella, mentre la polpa circostante è di un colore intermedio fra il giallo ed il verde. Il sapore è piuttosto gradevole, merito di una dolcezza percepibile e di un retrogusto interessante; anche la columella risulta della giusta consistenza, permettendone la degustazione col cucchiaio. Unico difetto, la ridotta dimensione del frutto che ne complica l'assaggio.



Complessivamente il giudizio è positivo: è un prodotto che può andare ad arricchire l'offerta già esistente. Il prezzo? Sei euro il chilo, tutto sommato corretto, se di considera l'offerta estremamente limitata. 

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