La Russia ha fame di patate

Aumentano le importazioni e i prezzi iniziano a salire. Investimenti sui tuberi da seme

La Russia ha fame di patate
La Russia ha fame di patate e spinge sulle importazioni del tubero. Secondo i dati diffusi dal Servizio doganale russo, nei primi otto mesi dell'anno sono entrate sul territorio della Federazione 529mila tonnellate di prodotto, quasi il doppio rispetto all'anno precedente (più 99,7%). L'import si è sviluppato attraverso fornitori egiziani, cinesi, israeliani, armeni, azeri, bielorussi, kazaki, macedoni, marocchini e serbi.

Nel 2016 in Russia sono state raccolte circa seimilioni di tonnellate di patate, mentre i volumi di quest'anno dovrebbero essere inferiori del 10%. Le cattive condizioni meteorologiche hanno influito negativamente sulle rese e la raccolta è stata tardiva. "Le patate hanno cominciato a maturare più tardi del solito - ha spiegato al quotidiano Izvestia il presidente dell'Unione nazionale dei produttori ortofrutticoli, Sergey Korolyov - non nel mese di luglio come previsto ma solo in agosto. E la raccolta è ancora in corso".

I prezzi delle patate, nel frattempo, aumentano: secondo i dati raccolti dall'istituto di statistica, ad agosto c'è stato un aumento del 9,5% rispetto allo scorso anno, mentre a settembre del 7,5%. Ma per i produttori è tutto fisiologico. Anna Oleynik, vicedirettore dell'Unione pataticoltori russi, spiega che a "fine campagna i volumi non saranno tanto diversi dalla scorsa stagione ed è improbabile che i prezzi continuino a salire".

Intanto in Russia si investe nelle patate da seme, per ridurre la dipendenza dal materiale importato e ridurre i costi per i produttori: il ministero dell'Agricoltura ha sviluppato un programma per la selezione di patate da seme per ottenere nuove varietà e aumentare la produzione annuale.

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