Innovazione sostenibile, la ricetta del Green retail forum

Produttori e catene distributive a confronto. Impegno e progetti non mancano

Innovazione sostenibile, la ricetta del Green retail forum
L’innovazione sostenibile è uno dei capisaldi nelle politiche di sviluppo delle catene distributive in Italia, come è emerso a Milano in occasione della settima edizione del Green retail forum, evento nato per condividere esperienze e know-how tra operatori della distribuzione, fornitori e portatori d’interesse. Oltre 20 le realtà intervenute, dalla Gdo alla produzione di beni e servizi, che hanno proposto case history, richieste e proposte per accrescere l’impatto della sostenibilità nel mondo del commercio

Ad aprire i lavori, la ricerca di Laura Cantoni di Astarea su un panel di retailer italiani, che ha confermato una consapevolezza crescente negli ultimi anni nei confronti della sostenibilità, alimentando la convinzione che sia uno “strumento” utile a creare valore economico durevole nel futuro. Fra i temi rilevanti, emergono il bilancio di sostenibilità, percepito come importante per documentare le azioni dell'impresa; l’attenzione al “capitale umano”; la trasparenza nella comunicazione con i clienti; la selezione accurata dei fornitori, con una particolare attenzione all'aspetto territoriale e alla gestione della "catena" a monte della filiera.



I brand producer si impegnano principalmente in innovazioni di sostenibilità sui processi interni e con ricadute sull'ambiente. L’orientamento dei retailer invece è sui processi esterni con ricadute sul sociale, lasciando agli operatori specializzati l'innovazione sul pack e la logistica, aree d'intervento più sensibili. 

Per gli imballaggi, le richieste e gli auspici dei riciclatori sono sinergiche con quelle di fornitori, produttori e distribuzione: in primis, sgrammatura e riduzione del packaging. Dal mondo dei creativi e del retailer si alza però una richiesta di incentivi economici governativi e di agevolazioni poiché, è stato detto, sostenibilità non sempre si sposa con semplificazione.



Sul fronte dei pagamenti, spicca come la situazione italiana sia ancora arretrata rispetto agli standard occidentali e l’eliminazione del contante, proposta come risparmio di materiale, trasparenza nelle transazioni, sicurezza e semplificazione, non sia ancora ben vista da tutti gli operatori. I retailer, pur ritenendosi “osservatori” del cambiamento, apprezzano e sostengono i sistemi innovativi come quello di Satispay, che col pagamento istantaneo via smartphone si inserisce in modo compatibile con i sistemi alle casse.

L'impegno di Conad per la sostenibilità in una slide. Sotto, quelle riferite a Végé e Crai

Quanto alla logistica, l’impegno comune è finalizzato a utilizzare il potenziale della condivisione di informazioni e dati in un’intelligenza collettiva applicata ai flussi e alla gestione degli stock del mercato in senso lato. Tra gli esempi c’è anche Conad con le sue scelte di hub distributivi dei prodotti a marchio.



La rassegna si è conclusa con la presentazione di “Next -Nuova Economia X tutti”, nuova piattaforma "eye on buy", strumento di valutazione e valorizzazione di imprese e prodotti, affidato ai cittadini per adottare scelte consapevoli e sviluppare virtuosamente tutta la filiera. 



L’edizione 2017 del forum, organizzata da Plef, Planet life economy foundation, è stata promossa da Gs1 Italy, associazione che riunisce 35 mila imprese di beni di consumo, in collaborazione con Dm-Distribuzione Moderna e Altavia. 

Il percorso verso la sostenibilità è segnato, ma la strada da fare resta tanta. Non fosse altro per il fatto che solo il 20% dei consumatori è disponibile a spendere di più per un prodotto "green".

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