Cambiamenti climatici e agricoltura a MeteoLab

Cambiamenti climatici e agricoltura a MeteoLab
I cambiamenti climatici e le relative conseguenze, spesso purtroppo tragiche, sono quasi quotidianamente sotto gli occhi di tutti. Effetti che ricadono anche sull’agricoltura e che possono condizionare in modo determinate il nostro futuro. Sabato 28 ottobre 2017, il Forte di Bard, dedica l’ottava edizione di MeteoLab, l’incontro scientifico dedicato alla Meteorologia e Climatologia delle Alpi organizzato dall’Associazione Forte di Bard in collaborazione con la Società Meteorologica Italiana e Equipe Arc-en-Ciel, al tema con un incontro dal titolo: “Meteorologia e Agricoltura. Cambiamenti climatici: quale futuro per le coltivazioni?".
 
Studiosi e appassionati si confronteranno quest'anno su come l'agricoltura e la produzione di cibo siano legate a doppio filo al clima e ai suoi cambiamenti: da un lato soffrono gli effetti del riscaldamento globale e dei crescenti fenomeni atmosferici estremi, dall'altro sono esse stesse causa di circa un quinto delle emissioni mondiali di gas a effetto serra. Studiosi e appassionati si confronteranno su quali scenari attenderci per il futuro e come potrà adattarvisi l'agricoltura, partendo dall'esempio di una regione alpina come la Valle d'Aosta. 

Il 28 ottobre al Forte di Bard interverranno Luca Mercalli, Presidente della Società Meteorologica Italiana, Corrado Adamo, dirigente della Struttura Produzioni vegetali e Servizi fitosanitari dell’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali della Regione Valle d’Aosta, Michele Freppaz, docente dell’Università degli Studi di Torino, Edoardo Cremonese, dell’Area Operativa Cambiamenti Climatici dell’Arpa Valle d’Aosta, Odoardo Zecca, coordinatore del settore Viticoltura, ricercatore e insegnante dell’Institut Agricole Régional, Diego Bovard e Stefano Carletto, titolari di aziende agricole, Federico Spanna, presidente dell’Associazione Italiana di Agrometeorologia, Gabriele Dono, presidente del Corso di Laurea Triennale in Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi della Tuscia. 

I lavori avranno inizio a partire dalle ore 9.30, nella sala conferenze Olivero. 

Fonte: ufficio stampa