Clementina della Piana di Sibari, Agricor: dolcezza al top

Clementina della Piana di Sibari, Agricor: dolcezza al top
Ha preso il via i primi giorni di ottobre la raccolta della clementina di Op Agricor, proprietaria del marchio commerciale Gallo. Il frutto, coltivato nella Piana di Sibari (Cosenza), si è subito presentato più dolce rispetto alla produzione del 2016: si parla di due gradi brix in più (13-14 versus gli 11 dello scorso anno). “Questa accentuata dolcezza è dovuta alla persistente siccità dell’estate, che ha danneggiato altre colture ma ha favorito questo aspetto della produzione delle clementine. Sempre la siccità ci sta consegnando pezzature medie”, spiega il presidente Natalino Gallo.

Rispetto allo scorso anno, su tutta la Piana di Sibari si riscontrerà una diminuzione di circa il 20% della produzione (a causa delle elevate temperature e della poca pioggia). La raccolta – nei 600 ettari di pertinenza della cooperativa Op Agricor - proseguirà sino alla fine di febbraio e si completerà con le tardive, per un totale di cinque varietà.



La Piana di Sibari, vocata, grazie agli sbalzi termici, alla produzione di questi agrumi, è un fiore all’occhiello del Made in Italy, che l’azienda guidata da Natalino Gallo intende sostenere e valorizzare. E far conoscere al consumatore finale.
La cooperativa Op Agricor applica rigidi disciplinari, che prevedono il rispetto e la tutela della naturalità del prodotto. Per questo motivo le clementine Gallo vantano la buccia edibile, perché non subiscono protezioni post-raccolta, come l’uso di cera o di fungicidi.

Il tema della naturalità del prodotto è molto sentito dal presidente Gallo, perché sul mercato il prodotto italiano si scontra con referenze provenienti dall’estero: “Innanzitutto è curioso che un Paese a vocazione agricola faccia dipendere i suoi consumi da prodotti importati dall’estero. Ma ancor più grave è il fatto che il prodotto italiano rispetti ogni genere di normativa, e vada poi a confrontarsi, a scaffale, con prodotti provenienti da Egitto o Marocco, che sono sottoposti ad altri regolamenti meno rigidi. Scegliere la clementina della Piana di Sibari, ossia comperare italiano, significa essere certi di consumare un prodotto che non è stato trattato in alcun modo. È importante che anche la Grande distribuzione racconti al cliente finale questa differenza, in modo che la scelta non sia solo basata sul prezzo più basso dell’agrume, ma sulla sua reale qualità”.
In questo particolare contesto di mercato, Op Agricor è impegnata a garantire, per i propri consorziati, il giusto prezzo di vendita della clementina: “Che dia modo a tutte le aziende agricole di poter avere un giusto sostentamento economico”.



Op Agricor sta testando, in questi mesi, gli impianti di una clementina tardiva che potrebbe essere presentata, con il brand Eccelsa (già conosciuto sul mercato grazie all’albicocca rossa premium), a partire dal prossimo anno. Il test comprende anche lo studio dell’adeguata commercializzazione del frutto, che si presenterà con caratteristiche, appunto, “eccelse”, a livello di pezzatura e dolcezza.

L’azienda Gallo, da oltre 30 anni, è una delle maggiori realtà calabresi per la coltivazione e lavorazione di frutta e agrumi. Posizionata nella Piana di Sibari, area affacciata sul mar Ionio alle spalle del Pollino, l’azienda, dagli anni ’80, dopo aver consolidato un’ampia esperienza, si è posizionata sul mercato nazionale e internazionale come partner affidabile orientato all’innovazione di prodotto e processo. L’azienda vanta oggi linee produttive di eccellenza, per prodotti tipici legati al territorio come clementine, arance, albicocche e pesche. Dal 2012 ha differenziato la propria offerta grazie alla produzione di melagrana approfondendo la propria offerta con albicocche varietà rossa e nuove varietà di clementine.
Produzione integrata e certificata Globalgap garantiscono massima qualità e salubrità nei confronti dei clienti nazionali e internazionali.

Fonte: Ufficio stampa Op Agricor