Esselunga lancia un maxi bond da 900 milioni di euro

Esselunga lancia un maxi bond da 900 milioni di euro
Esselunga si prepara all'emissione di un prestito obbligazionario pari a circa 900 milioni di euro, somma che potrebbe lievitare al miliardo, se il mondo bancario e finanziario lo consentirà in termini di domanda. È una delle collocazioni finanziarie più grandi a livello europeo nell'ambito retail. 

Il collocamento è previsto questa settimana dopo un road show che parte oggi tra Milano, Parigi, Londra e New York rivolto agli investitori istituzionali, anche se non si esclude una tranche riservata al retail. Le banche coordinatrici dell’offerta sono Citi, Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Unicredit. Obiettivo: sostituire una larga fetta degli 1,5 miliardi di prestito contratto a luglio dalla società di cui è vice presidente Marina Caprotti per finanziare il riassetto tra gli eredi del fondatore Bernardo Caprotti. Esselunga andrà in Borsa, in base alla scelta fatta dagli eredi. E il collocamento del bond rappresenta una sorta di prova generale tra la famiglia Caprotti, Esselunga, il management e il mercato.

Il risultato del complesso riassetto societario e azionario in atto a casa Esselunga, e per il quale è stata chiesto quel miliardo e mezzo di finanziamento, sarà che Esselunga, cioè la Supermarkets Italiani Spa, avrà una partecipazione diretta del 67,5% dell'immobiliare Villata, la cassaforte immobiliare che custodisce la proprietà dei muri dei 154 punti di vendita Esselunga; l'altro 32,5% resterà in capo a Giuliana Albera e Marina Caprotti.

Il secondo passo prevede che Esselunga si fonda poi con la holding Superit (Supermercati Italiani), presieduta dal giurista Piergaetano Marchetti, che ora la controlla al 100%. Secondo le indiscrezioni il valore del gruppo dovrebbe aggirarsi sui 6,5 miliardi di euro.