Innovazione digitale, le sfide della Gdo

Ieri il "Consumer e retail summit" con Coop, Conad, Esselunga, Crai

Innovazione digitale, le sfide della Gdo
Opportunità e rischi legati alle nuove dinamiche della distribuzione "4.0" sono state affrontate dal "Consumer e retail summit" che si è svolto ieri a Milano nella sede del Sole 24 Ore, organizzatore dell’evento - giunto all’undicesima edizione - insieme a Mark up e Gdo Week.
I numerosi focus e interventi hanno fatto emergere come nell'era della rivoluzione digitale, i negozi restino comunque la principale attrazione per i consumatori. Ma vanno rinnovati e ripensati puntando sulla distintività e valorizzando l’esperienza d’acquisto che deve essere sempre più coinvolgente, al passo con le aspettative del consumatore. L’e-commerce? Facilita il consumatore, ma non può sostituire il valore del punto vendita. Sull'evoluzione del retail e sulle problematiche organizzative connesse si sono soffermati in diversi momenti Marco Bordoli, amministratore delegato di Crai, Pierluigi Cocchini Ad di Rinascente, Edoardo Favro, Ad di Gallerie Commerciali Italia, Francesco Pugliese, Ad Conad, Gabriele Tubertini, direttore organizzazione Coop Italia e Luca Lattuada, responsabile risorse umane di Esselunga.



Per Bordoli (Crai) uno dei fattori chiave è trasferire la piacevolezza della relazione nell’atto di acquisto. La catena punta a chiudere il 2017 in crescita come ha fatto lo scorso anno: “A fine agosto abbiamo consolidato un 6% di crescita non a parità di rete ma grazie alle nuove aperture. Pensiamo di poter mantenere questo trend fino alla fine dell'anno”. Crai avvierà l'e-commerce in oltre 200 punti di vendita; proporrà non solo il click&collect ma anche l’home delivery. 

Rinascente non è più solo un department store ma un polo del lusso. In questo contesto il negozio fisico è centrale come conferma l'annuncio della nuova apertura a Roma prevista per il 12 ottobre in pieno centro storico. Il negozio capitolino avrà un palazzo nel palazzo e un sito archeologico dento il punto di vendita con un acquedotto romano lungo diversi chilometri, visitabile gratuitamente. 

Favro di Gallerie Commerciali ha sottolineato che solo dall’ascolto del consumatore può scaturire un progetto di punto di vendita che emozioni. Il centro commerciale ha un ruolo importante perché è l’unico ambiente che può offrire delle caratteristiche di vivibilità adeguate. dai parcheggi, alle aree attrezzate, dai servizi avanzati al WiFi a piena copertura.

Per Pugliese di Conad è fondamentale la condivisione dei progetti e l'analisi dei dati "per fare innovazione" mentre Lattuada di Esselunga ha messo in luce l'importante del rapporto umano tra chi opera in azienda.



"C'è la necessità di sfruttare le nuove tecnologie sia per migliorare la customer experience, facendo nuove proposte a un consumatore connesso, sia rivitalizzando il negozio", ha detto ieri Alessio Agostinelli, partner e managing director di Boston Consulting Group. "A livello mondiale ci sono tantissime esperienze che stanno puntando sull'innovazione digitale, che non significa solo fare commercio online, ma anche fare evolvere tecnologicamente il punto vendita". "L'Italia non è all'avanguardia, anche se qualche segnale arriva", ha aggiunto Agostinelli, sottolineando che "bisogna lavorare anche sul tema delle competenze", perché "serve nuova linfa e bisogna aprire la mente a nuove esperienze, partendo dal consumatore che evolve".

Per il presidente di Federdistribuzione, Giovanni Cobolli Gigli, "l'online sarà una grande opportunità per il futuro, ma prima è necessario che le catene di negozi fisici si adeguino alle necessità dei nuovi consumatori. Il negozio fisico rimarrà il punto di attrazione del cliente quindi dovrà essere ripensato e dovrà evolversi offrendo maggiori servizi. Chi non saprà porsi all'avanguardia sarà eliminato". Cobolli Gigli ha poi auspicato regole più semplici per la Gdo, “sottoposta a norme che non esistono per il web”: “L’e-commerce vive di troppa libertà, a partire da quella fiscale. Si dice che in Italia si evadono 35 miliardi di Iva, ma la grande distribuzione paga tutto".

La fiducia nel futuro non manca. Dall’indagine congiunturale di Centromarca di settembre emerge che il 58% delle imprese prevede consumi in crescita nelle categorie di prodotto in cui opera sia per il 2017, sia per il 2018 mentre arriva al 75% la quota delle imprese che prevedono la crescita delle vendite aziendali sia nel 2017 sia nel 2018: sei aziende su 10, ancora, affermano di volere incrementare le risorse destinate alle attività di comunicazione.

Le parole d'ordine per il retail del futuro? P
iacevolezza, intrattenimento, passione, ascolto, innovazione.

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