Più uva senza semi per Apofruit, Solarelli «on the go»

Sette varietà apirene e confezioni impattanti per i diversi canali e le destinazioni d'uso

Più uva senza semi per Apofruit, Solarelli «on the go»
Sette varietà apirene (tre delle quali di recente introduzione) prodotte in Italia e packaging accattivanti a "firma" Solarelli, pensati anche per l'on the go, per rispondere alle esigenze della distribuzione e dei consumatori di uva, alla ricerca di praticità e di frutti senza semi. Apofruit Italia amplia i volumi (sono circa 30mila i quintali, un terzo dei quali “bio”, con il dato influenzato da siccità e maltempo che ha ridimensionato le rese, inferiori a quelle del 2016), estende la gamma e si affida a confezioni impattanti, dedicate a ogni canale commerciale e destinazione d’uso, per elevare l’appeal del prodotto. Spicca, in particolare, “Chicche di Natura - Solarelli”, bicchiere con 80 grammi di soli acini da consumare dopo il lavaggio; un pack pensato per essere portato in borsa, al lavoro o a scuola. 

Sul fronte varietale le ultime uve apirene immesse sul mercato sono Timpson (bianca, dolce, disponibile da fine luglio fino a settembre inoltrato, con acini allungati, di grosse dimensioni), Timco (rossa, raccolta nel mese di agosto) e Allison (rossa, disponibile a settembre e ottobre). 

Vanno ad aggiungersi a Sugraone (bianca, dolce, precoce disponibile da fine luglio a metà settembre), Sophia, (bianca, in raccolta dai primi  di agosto a settembre inoltrato, con acini grandi e aromatici che ricordano il moscato), Midnight Beauty, (nera, gustosa, con acini di grandi dimensioni, raccolta da inizio luglio a metà settembre) e Scarlotta (rossa, raccolta da fine settembre ai primi di novembre). 

“I consumi mondiali di uva senza semi - il commento di Mirco Zanelli, direttore commerciale di Apofruit - stanno crescendo in maniera dirompente soprattutto nei Paesi anglosassoni, dal Regno Unito agli Usa, ma anche in tutto il Nord Europa, in Germania, in Cina e in Medio Oriente; in Italia il boom di consumi è concentrato soprattutto al Nord, in particolare nelle grandi città”. 

“La quota di mercato conquistata in pochi anni dalle varietà di uva apirene è arrivata oggi al 46% e la tendenza è in netta crescita”, aggiunge Zanelli. “Apofruit, con l’implementazione della propria gamma di uve seedless, ha deciso di raccogliere la sfida, certa che la partita si giocherà sempre più sulla qualità. E ciò ci conforta, dal momento che per la produzione abbiamo individuato solo le aree più vocate di Puglia, Basilicata e Sicilia”.

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