«Con La Trentina per seguire il vento del cambiamento e crescere»

Il Dg di Melinda Gerevini: grandi sfide all'orizzonte per tutto il settore

«Con La Trentina per seguire il vento del cambiamento e crescere»
“Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono dei ripari e altri dei mulini a vento”. Paolo Gerevini, direttore generale di Melinda, cita un noto proverbio cinese per raccontare il recente, importante accordo con La Trentina. “Sono parole che ben sintetizzano la fase che stiamo vivendo e le possibili risposte che ciascuno, individuo e azienda, può dare”, spiega a Italiafruit News. “Su quanto forte stia soffiando il vento del cambiamento credo non ci siano dubbi: i consumatori stanno rapidamente evolvendo le loro priorità di spesa e le modalità di acquisto, la nostra clientela italiana si sta aggregando in linea con quanto già avvenuto in Nord Europa e affronterà a breve nuove sfide - vedi l’arrivo della catena Grand Frais - mentre il mercato melicolo mondiale ha conosciuto una profonda trasformazione rispetto a pochi anni fa". 

"Ora, dato che il nostro compito è quello di agire per garantire una sostenibilità economica ai nostri soci che consenta a loro e alle generazioni che verranno di continuare a produrre le eccellenti mele e frutta che ci hanno reso famosi", entra nel vivo Gerevini "credo sia molto più rischioso cercare ripari dal vento che non costruire mulini facendo con coraggio tutte le scelte necessarie a centrare l’obiettivo indicato prima, aggregazioni incluse. Tutto ciò senza dimenticare la nostra storia e i nostri valori ma facendo leva su di essi, dato che la storia di Melinda e della cooperazione del Trentino Alto Adige sono segnate da una serie di scelte coraggiose che ci hanno portato fin qui”. 

Gerevini, questo accordo può diventare un modello per il sistema ortofrutticolo locale e italiano? O rappresenta un “unicum”? 
Mi auguro convintamente di no. Al riguardo, condivido in toto quanto dichiarato recentemente dal presidente della Cooperazione Trentina Mauro Fezzi quando ha detto: il movimento cooperativo rappresenta uno strumento in mano ai produttori, che deve essere utilizzato dalle persone. La cooperazione nasce con l’esigenza di integrare i piccoli, per fare in modo che diventino più grandi. È il mercato che richiede soggetti sempre più grandi. 


La stretta di mano tra i presidenti Rodolfo Brochetti (La Trentina, a sinistra) e Michele Odorizzi (Melinda) il giorno della firma ufficiale dell'accordo
 
Quali sono in sintesi gli obiettivi strategici e i riflessi tattici dell’accordo Melinda-La Trentina e cosa cambierà nel breve e medio periodo sotto il profilo commerciale e organizzativo?
Gli obiettivi strategici tengono conto di quanto sta accadendo nei mercati in cui competiamo dato che in Europa gli areali su cui vengono prodotte le mele aumentano con una previsione di importanti eccedenze legata anche alla chiusura del mercato russo e di quelli nordafricani. Di qui un prevedibile crescendo della competizione per vendere i propri prodotti, facendo leva anche sul prezzoL’obiettivo è quindi quello di aggregare il prodotto che può vantare una origine geografica distintiva e vocata alla produzione di mele di qualità ed essere ancora più competitivi offrendo più servizio ai clienti italiani e internazionali. Attenzione: si tratta di un progetto aperto a collaborazioni con altre realtà produttive trentine e non solo
L’accordo raggiunto sarà operativo da subito. Nello specifico fino alla fine dell’anno ci sarà una parte “transitoria”, in cui Melinda acquisterà i prodotti de La Trentina e li venderà sempre con il marchio La Trentina. Mentre già con la fine del 2017 e poi, con piena operatività, nel 2018 è prevista la costituzione di una filiale commerciale di cui le due organizzazioni di produttori saranno socie mantenendo ognuna il proprio brand. La nuova società venderà la frutta dei due Consorzi Ortofrutticoli trentini che in questo modo rispetteranno le regole comunitarie stabilite per le organizzazioni di produttori europee. Una volta creata la filiale, si potranno definire meglio quali potranno essere le strutture organizzative ideali per continuare l'alleanza con la massima soddisfazione da ambo le parti.

Ritiene potranno presentarsi problemi di “allineamento” nel primo periodo dell’accordo? 
Per ora tutto procede in maniera lineare e senza intoppi. Stiamo lavorando congiuntamente per rendere più snello ed efficiente il filo diretto tra le due Op sintonizzando la parte software e la logistica. I miei colleghi e quelli de La Trentina in questi giorni stanno lavorando fianco a fianco per accelerare tutto ciò.  Il reparto commerciale di Melinda da lunedì 4 settembre ha iniziato a vendere le Gala conferite e lavorate dai soci de La Trentina.

Quali sono le varietà di mele e i prodotti alternativi su cui questa intesa può portare più benefici e come?
Ricordo che nel mese di marzo 2017 era già stato siglato l’accordo per la commercializzazione delle ciliegie dei soci de La Trentina da parte di Melinda per ottenere un peso di maggior rilievo nel mercato delle varietà tardive estendendone la reperibilità. Stiamo facendo un consuntivo della campagna che ci ha consentito di centrare ottimi risultati a beneficio dei soci. L’accordo siglato in agosto amplia di molto il raggio di azione e prevede la commercializzazione di tutti i frutti della Op La Trentina: mele, kiwi e susine, tutti prodotti di qualità, che potranno dare buone opportunità commerciali sul mercato. Ovviamente il frutto che beneficerà maggiormente di questo accordo è la mela, che a livello varietale vedrà un portafoglio ancora più completo, unificando le gamme delle due aziende pur mantenendone distinti i marchi. E’ stato inoltre programmato un rinnovamento varietale coordinato che permetterà di valorizzare al meglio ogni areale produttivo trentino con lo sviluppo sia del biologico, sia di nuove varietà interessanti per il mercato italiano e internazionale.

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