Asia Fruit Logistica 2017, buona la prima

Espositori italiani soddisfatti, progetti di sviluppo nell'area. I commenti

Asia Fruit Logistica 2017, buona la prima
Asia Fruit Logistica cresce ancora e piace agli espositori italiani. La prima giornata ha confermato il progresso della rassegna di Hong Kong in termini numerici ma anche di interesse. Gli organizzatori attendono oltre 11mila visitatori provenienti da più di 70 Paesi. A livello di superficie espositiva, la fiera registra quest'anno un progresso del 30% con più di 800 espositori internazionali (erano 665 nel 2016) da 40 Paesi.

L’Italia schiera 63 espositori, un record. Con un’area espositiva complessiva di 237 metri quadri e la presenza di alcuni top player dell'ortofrutta italiana, Cso Italy esprime il principale polo espositivo tricolore della fiera. Sono 15 le aziende partecipanti (Alegra, Apofruit, Compagnia Italiana della Frutta, Kingfruit, Mazzoni, Oranfrizer, Origine Group, Salvi, Spreafico), con uno spazio dedicato al progetto europeo Freshness from Europe rivolto alla promozione dei valori dell'ortofrutta italiana in Cina, Emirati, Nord America e Giappone ed uno spazio Italy the Beauty of Quality che accoglie i soci non aderenti al progetto (Civ, Conor, Fru-Italy, Gullino, Infia, Rk Growers).

Simona Rubbi, responsabile apertura nuovi mercati e Bianca Bonifacio, responsabile fiere e internazionalizzazione di Cso Italy (nella foto sotto), parlano di "buon afflusso di operatori" e di "grande impatto degli stand della collettiva". "C’è un grande interesse degli operatori asiatici per tutti i principali prodotti italiani a partire dal kiwi, per proseguire con pere, mele, uva, arance e questa attenzione conferma la necessità di continuare a lavorare per aprire il mercato cinese e gli altri mercati asiatici alle nostre produzioni”, commentano.



E in attesa della giornata clou di oggi, anche gli altri commenti al “day 1” sono positivi.  "La nostra - spiega a Italiafruit News Giovanna Turrini, responsabile vendite export di Melinda, al debutto nella kermesse asiatica dopo il recente "matrimonio" con La Trentina - è la prima presenza a Asia Fruit Logistica e si sta rivelando molto positiva per un approccio a quelli che per noi sono potenziali nuovi mercati, sia per le mele che per la produzione di ciliegie. E' un appuntamento in più per consolidare i rapporti con clienti con i quali già collaboriamo utile anche per crescere sui mercati dove siamo già presenti". 
"La presenza ad Asia Fruit Logistica - conclude Turrini - ci offre tra l'altro la possibilità di osservare da vicino e conoscere meglio l'offerta dei competitor cinesi".

Positive anche le impressioni di Renzo Balestri di Apofruit Italia: "Prima giornata abbastanza frequentata, ci aspettiamo il top dell'affluenza nella seconda giornata, ma i segnali sono stati subito positivi: è una rassegna sempre più grande che, insieme a Fruit Logistica di Berlino, può essere considerata il principale punto di riferimento per molte aziende italiane, non a caso molto numerose. Ci sono tante aziende e tanti stand istituzionali, gli occhi di tanti operatori sono puntati su questa fiera e sul mercato asiatico, che ha grandi numeri: oltre alla Cina altri Paesi dell’area, come Malesia e Indonesia, si stanno sviluppando e diventano gradualmente un riferimento per l’ortofrutta europea". "Anche se, forse - sottolinea Balestri - l’Italia arriva un po’ tardi su questi mercati ben presidiati dai competitor del Nord America e non solo. Il prodotto più interessante per la Cina è sicuramente il kiwi, in attesa di poter finalizzare al meglio il protocollo agrumi".

Secondo i dati elaborati da Cso Italy l'export di kiwi italiano nell'area ha raggiunto, nel 2016, 46mila tonnellate, di cui ben 11mila in Cina, che risulta il principale Paese asiatico importatore; a seguire con 7.500 tonnellate l'Arabia Saudita, con 6.500 tonnellate Taiwan ed Emirati Arabi.

Salvo Laudani di Oranfrizer parla di "ottimo affluenza sin dalle prime battute": "E' una fiera che cresce e riflette idealmente la performance di mercati in forte progresso; le nostre spremute sono già presenti sul mercato di Hong Kong, ora cerchiamo di portarle in tutta la Cina dove puntiamo a far sbarcare anche la nuova linea monodose in bottiglie da 200ml a base di agrumi e di melagrana". Progetti ambiziosi anche per Jingold e Naturitalia, che si apprestano ad aprire strutture commerciali e logistiche in Asia.



Nello stand della piemontese Gullino si sono susseguiti diversi incontri, tutti su appuntamento. "C’è abbastanza gente, ma non come alle fiere di Berlino e Madrid", il commento degli esponenti dell'azienda specializzata nell'export di kiwi e mele. "Crediamo in ogni caso che la giornata clou sarà quella del giovedì, ci aspettiamo molta gente". 

Dal prodotto fresco alle tecnologie, Enrico Turoni, presidente di Ut Instruments, ha apprezzato: "Ci sono spazi maggiori e sempre più espositori, anche l'affluenza è lievitata rispetto al 2016. Nel nostro stand abbiamo registrato una buona affluenza. Una fiera in salute, per chi fa business in questi mercati vale sicuramente la pena esserci". 

Sorpreso positivamente Alessandro Mariani di Infia: "Un buon inizio, Asia Fruit Logistica è molto più grande del passato e sta continuando a crescere. Il giudizio non può che essere positivo".

Nei primi cinque mesi del 2017, stando sempre ai dati Cso Italy, l’export verso l’Asia ha toccato quota 18mila tonnellate, di cui tremila tonnellate in Arabia Saudita, 2.700 tonnellate in India, circa 2.200 tonnellate negli Emirati Arabi e duemila in Cina.
Oltre che per il kiwi si rilevano buone performance per l’uva da tavola, con un totale di 9.500 tonnellate esportate prevalentemente verso Emirati Arabi, Arabia Saudita e Giordania.
Le susine infine, rappresentano il terzo prodotto italiano più esportato in Asia, con 6.800 tonnellate e tre Paesi leader nell'importazione: Emirati, Arabia Saudita e Giordania.

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