Imballaggi, 400 milioni di nuove cassette in legno nel 2016

Imballaggi, 400 milioni di nuove cassette in legno nel 2016
Lungi dall’andare in pensione le cassette di legno continuano ad essere l’imballaggio più utilizzato nel settore ortofrutticolo, perché il legno per sua natura è un materiale sano e adatto al contatto alimentare. Sono state ben 400 milioni le cassette immesse al consumo in Italia nel 2016 e gli utilizzatori come grossisti, commercianti, cooperative, centri di trasformazione, compratori della grande distribuzione possono contare, nella gestione del fine vita, sull’attività di Rilegno, il Consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclo degli imballaggi di legno, che vigila, controlla e incentiva i flussi del recupero e riciclo e assicura che le cassette non più utilizzabili non finiscano in discarica, ma diventino nuova materia prima, come succede per altri materiali.

“Oggi sembra che l’utilizzo di imballaggi monouso sia diventato un delitto. In realtà non è così - sostiene Nicola Semeraro, presidente di Rilegno - come dimostra il lavoro svolto e i risultati ottenuti dal sistema Conai in questi 20 anni. I rifiuti di imballaggio vengono raccolti, viene riconosciuto ai Comuni un corrispettivo economico e si generano anche posti di lavoro.  Rilegno - aggiunge Semeraro - insieme ai propri consorziati crede, inoltre, possibile una nuova crescita del mercato. Crescita che può avvenire facendo sistema e investendo in ricerca e innovazione. Sono due i progetti a cui Rilegno sta lavorando, il primo riguarda una ricerca scientifica sul legno a contatto con gli alimenti, il secondo è un’innovazione tecnologica di sistema legata all’Industria 4.0. Le cassette in legno andranno oltre la loro natura di contenitori per ortofrutta e diventeranno veicoli di informazioni digitali utilizzabili da tutti gli attori della filiera. La tracciabilità è alle porte”.

"Il mercato delle cassette in legno è in crescita perché sono il vero imballaggio sostenibile e green - dichiara Mauro Mastrototaro, consigliere incaricato del Gruppo ortofrutticoli di Assoimballaggi-Federlegno - L'Italia è tra i primi produttori di ortofrutta in Europa e nel mondo con circa 25 milioni di tonnellate prodotte e conta su un gran numero di imprese d'eccellenza di dimensioni medie e piccole sparse su un vasto e variegato territorio. L'imballaggio monouso è l'unico che permette costi e performance sostenibili. Grazie al Consorzio Rilegno le cassette vengono recuperate e il legno torna a nuova vita in un'ottica di vera economia circolare".



Nel 2016 l’attività di Rilegno, svolta capillarmente su tutto il territorio nazionale, ha portato ad una crescita sostanziale del flusso dei rifiuti di legno avviato a riciclo. Sono state riciclate 1,63 milioni di tonnellate, 47mila in più rispetto all’anno precedente, pari a un +3,64%.

Oltre all’incremento dei flussi avviati al riciclo tradizionale, si è registrata la continua crescita nel settore della rigenerazione dei pallet, arrivato a superare le 721mila tonnellate recuperate, equivalenti a circa 45 milioni di unità reimmesse al consumo previa cernita e/o riparazione. Complessivamente, sommando riciclo, riutilizzo e recupero energetico la quota complessiva di recupero dei rifiuti di imballaggio è salita al 63,52%, consolidando il fondamentale contributo di Rilegno nel perseguimento degli obiettivi del sistema italiano.

Una quantità enorme di nuova materia prima che si trasforma in pannello truciolare, semilavorato per l’industria del mobile, un vero nutrimento per il comparto dell’arredo nazionale, utile anche in settori come l’edilizia.

Il sistema di recupero e riciclo può contare su un network di 410 piattaforme private, capillarmente diffuse sul territorio, al servizio del tessuto industriale e commerciale. L’attività di Rilegno non riguarda solo i rifiuti di imballaggio (pallet, cassette, casse e gabbie industriali) ma, grazie all’accordo sottoscritto con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), anche gli altri rifiuti legnosi che provengono dal circuito domestico. Rilegno attraverso le sue convenzioni garantisce il ritiro dei rifiuti di legno in 4.429 Comuni italiani, per un numero di abitanti che supera i 41 milioni.

Infine, Rilegno sostiene economicamente il sistema del recupero: ogni anno infatti il Consorzio impiega circa 22 milioni di euro per co-finanziare le attività di raccolta e avvio a riciclo.

Fonte: Ufficio stampa Rilegno