Ecco come affrontare i parassiti presenti nel terreno

Valagro ha sviluppato Kendal Nem: le piante si attivano contro i nematodi

Ecco come affrontare i parassiti presenti nel terreno
Il terreno agrario è popolato da numerosi organismi viventi (batteri, funghi e pedofauna) responsabili dei vari processi che influenzano la fertilità del suolo. Non tutti svolgono però una funzione utile per le colture agricole e alcuni di essi sono una vera e propria minaccia. I parassiti presenti nel terreno possono causare diverse problematiche alla pianta, da un ritardo nello sviluppo vegetativo a una scarsa produzione, fino al deperimento della coltura stessa.



Valagro ha sviluppato una soluzione per aiutare le piante a produrre anche in presenza di condizioni ostili per la crescita e la funzionalità delle radici: Kendal Nem (cliccando qui è possibile scaricare il leaflet del prodotto), che agisce direttamente sulla fisiologia della coltura assicurando una rapida attivazione dei processi metabolici e massimizzando la produzione.

"L’agricoltura integrata rappresenta oggi un approccio di fondamentale importanza per la riduzione delle pratiche che impattano negativamente sull’ambiente e sulla sicurezza alimentare - sottolinea Stefano Fontana, crop manager Italia per Valagro - Per l’ottenimento di soluzioni che aiutino le colture ad esprimere il loro massimo potenziale produttivo in un'ottica di agricoltura sostenibile, sono necessarie conoscenze agronomiche e scientifiche".

E sono proprio quelle conoscenze che Valagro ha messo in campo per sviluppare Kendal Nem. "I parassiti del terreno hanno un enorme impatto economico, causando ogni anno danni nell’ordine di centinaia di miliardi di dollari alle coltivazioni mondiali - fa presente Fontana - Esiste, quindi, una crescente necessità di un controllo più efficace dei parassiti. La lotta si basa sull’utilizzo di sostanze chimiche, integrata con mezzi fisici e agronomici come ad esempio la solarizzazione e la rotazione colturale e mezzi genetici quali l’utilizzo di varietà resistenti. Tali metodi non sempre garantiscono standard produttivi qualitativi e quantitativi in grado di soddisfare l’imprenditore agricolo, soprattutto perché le piante non sono in grado di reagire e recuperare la loro attività vegetativa. Lo sviluppo di attività agricole di tipo sostenibile, integrato o biologico, richiede la ricerca di tecnologie da affiancare ai fitofarmaci che possano avere anche ricadute applicabili nell’agricoltura convenzionale".

Sugli effetti di Kendal Nem, Valagro porta le evidenze scientifiche ottenute utilizzando l’analisi genomica attraverso la tecnica Gene-chip RT – PCR. Queste indagini mostrano ad esempio una maggiore attivazione di quei geni coinvolti nei processi di lignificazione della radice, geni che conferiscono quindi una maggiore robustezza e vitalità agli apparati radicali. "A seguito dell’applicazione di Kendal Nem, la pianta è stimolata a produrre nuove radici laterali, le quali rimpiazzano le radici precedentemente danneggiate - osserva il crop manager di Valagro - garantendo una costante e cospicua proliferazione dell’apparato radicale in grado di sostenere al meglio la nutrizione della pianta anche in presenza di condizioni ostili nel suolo".



In aggiunta, vengono attivati segnali molecolari responsabili della produzione di specifiche proteine in grado di incrementare la forza fisica delle radici.



Il risultato è l’ottenimento, in presenza di parassiti del terreno, di una condizione fisiologica ottimale della pianta in grado di supportare al meglio le performance agronomiche e produttive, sia in termini qualitativi che quantitativi.

"L’analisi genomica delle piante trattate - prosegue Fontana - mostra l’attivazione dei geni coinvolti nei processi che regolano la formazione delle radici, ma anche le applicazioni in campo hanno confermato i risultati ottenuti quando le normali pratiche colturali e di difesa dai parassiti, vengono integrate con l’applicazione di Kendal Nem.
In tutte le colture trattate si evidenziano incrementi quantitativi e qualitativi della produzione".





In conclusione, in un'ottica di approccio all’agricoltura integrata, l’utilizzo di Kendal Nem rappresenta una soluzione agronomicamente valida in grado di esaltare al meglio le performance produttive delle colture.





"Kendal Nem è una soluzione naturale che può essere utilizzata durante tutto il ciclo colturale della pianta - conclude Stefano Fontana - su tutte le colture ad un dosaggio di 5 – 20 litri per ettaro in funzione dell’intensità del danno radicale e della frequenza di applicazione".

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