Veronamercato, cambio della guardia tra le polemiche

Sardelli presidente, la Camera di Commercio si scatena: spoil system senza pensare alle imprese

Veronamercato, cambio della guardia tra le polemiche
Cambio della guardia con duro strascico polemico per il vertice di Veronamercato.
Ieri l'assemblea dei soci ha indicato, per la presidenza dell’ente finora guidato da Gianni Dalla Bernardina, il nome di Andrea Sardelli (nella foto), della Lista Verona Domani. L’assemblea ha peraltro registrato momenti di altissima tensione, con divergenze di vedute tra Comune (che detiene il 75% delle quote) rappresentato nell'occasione dall'assessore alle partecipate Daniele Polato e Camera di Commercio (8%). E a poche ore dalla nomina, l’ente camerale scaligero ha diffuso un duro comunicato stampa nel quale il presidente Giuseppe Riello si dice “incredulo e sconvolto per quanto accaduto”. Questo perché, afferma, "l’amministrazione del sindaco Federico Sboarina ha fatto le proprie scelte, senza minimamente consultare la Camera di Commercio, quanto meno per un passaggio di consegne”.

“Questo è il classico spoil system, qui si guarda alle poltrone, senza salvaguardare il benessere di Verona Mercato che è di servizio alle imprese agricole, non alla politica, né al Comune”, prosegue Riello. “L’ex presidente Dalla Bernardina è stato chiamato dalla precedente amministrazione della società a collaborare con il Dg Paolo Merci per mettere le pezze a una situazione particolarmente critica: da esperto conoscitore dei temi agricoli e da imprenditore storico nel settore dell’agricoltura. Ha raccolto un’eredità delicata, incluso un contenzioso con quasi venti concessionari”.


Un momento dell'assemblea dei soci di ieri

E ancora: “Alla base della collaborazione, come nel caso di Veronafiere e dell’Aeroporto, vi è stato un articolato progetto di rilancio e consolidamento della società. Questo, addirittura, si sarebbe concluso con l’acquisto della maggioranza relativa di Verona Mercato da parte della Camera di Commercio. Un percorso coerente, la cui logica non fa una piega: una struttura di servizio alle imprese viene acquisita dalle imprese stesse, tutte rappresentate nell’ente che qualcuno chiama “carrozzone”, la Camera di Commercio: il “carrozzone” era pronto a cedere al Comune una cifra tra i 13 e i 14 milioni di euro per salire al 43% di Verona Mercato, la maggioranza relativa”.

“Durante la presidenza di Dalla Bernardina - conclude Riello - Verona Mercato ha creato un vero e proprio polo dell’agro-alimentare: ospita la Borsa Merci della Camera di Commercio, ha rinnovato giusto quest’anno tutte le concessioni per altri sette anni e organizza da due anni incontri business to business con operatori internazionali. Inoltre, di concerto con il Comune, si è finalmente data una valutazione alla società”. 


“Un incarico prestigioso e stimolante – ha detto a caldo il neopresidente Sardelli - che mi impegno a ricoprire cercando la piena collaborazione dei soci e dei loro rappresentanti. E’ vero che il bilancio di Veronamercato è a segno positivo, ma l’obiettivo è il rilancio complessivo di un’azienda che deve stare al passo con i cambiamenti di un mondo economico in continuo sviluppo”.

E in serata è arrivata anche la replica del sindaco di Verona Sboarina: "Anch'io, come il presidente Riello, sono incredulo per quanto accaduto stamattina all'assemblea di Veronamercato. La mia amministrazione ha fatto legittimamente le proprie scelte in nome dei veronesi, a cui appartiene oltre il 75% della società Veronamercato contro l'8% della Camera di Commercio a cui compete invece dare rappresentanza alle categorie economiche. Riello ha pensato solo di designare il proprio candidato interno, senza minimamente consultare gli operatori del Mercato iscritti a Confcommercio. Spiace dover constatare la limitata visione di chi preferisce le sue personali rendite di posizione alla crescita dell'economia agroalimentare veronese".

Nel nuovo Cda, i cui membri sono stati ridotti da nove a cinque per dare attuazione al Decreto legislativo 75/2016 sulle società a partecipazione pubblica, ci sono anche Diego Begalli ed Elisabetta Molon, scelti dal Comune, mentre la Camera di Commercio ha indicato il presidente uscente Dalla Bernardina e la maggioranza degli altri soci ha puntato su Adele Biondani: nessun operatore sarà nella "stanza dei bottoni".

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