Copa Cogeca: una legge europea a difesa dei produttori

Dopo la Valutazione d'impatto iniziale della Commissione Ue contro le pratiche commerciali sleali

Copa Cogeca: una legge europea a difesa dei produttori
Nell'ambito d'applicazione della 'Better Regulation', l'esecutivo Ue ha lanciato nel mese di luglio una Valutazione d'Impatto Iniziale (IIA) con l'obiettivo di migliorare il settore alimentare comunitario soprattutto in riferimento "alle differenze di potere negoziale tra gli operatori commerciali più piccoli (e quindi più vulnerabili), e i loro partner commerciali economicamente più forti e strutturati".

In risposta alla IIA, la confederazione europea degli agricoltori e delle loro cooperative Copa Cogeca ha chiesto a Bruxelles che sia introdotta una legge europea per contrastare le pratiche commerciali sleali nella filiera alimentare.

"L'enorme squilibrio dei poteri nella catena di approvvigionamento alimentare ci ha lasciati senza pssibilità di scelta, se non quella di optare per l'opzione 3 e chiedere che sia introdotta una legislazione per migliorare la posizione degli agricoltori e fermare le pratiche commerciali sleali – ha dichiarato il Segretario generale della Copa Cogeca, Pekka Pesonen - Ad esempio, è inaccettabile che gli agricoltori ricevano, soltanto il 20% del prezzo pagato per una bistecca quando sono loro a fare la maggior parte del lavoro per produrla. L'iniziativa facoltativa della filiera alimentare, sviluppata da distributori e trasformatori, alla quale la Copa Cogeca non ha aderito, chiaramente non funziona".

Occorre poi incrementare la trasparenza del mercato. L'opzione 2 è quella preferita, in quanto informazioni migliori permetteranno a tutti gli operatori della filiera alimentare di effettuare scelte informate. In aggiunta, ci servono deroghe al diritto della concorrenza, per permettere alle cooperative agricole e ad altri tipi di organizzazioni di produttori di crescere, sia in dimensioni che in portata.
Inoltre, la Copa Cogeca accoglie la pubblicazione da parte della Commissione di una consultazione pubblica su scala europea in merito a come rendere la catena di approvvigionamento alimentare più equa, e per la quale sta già preparando il proprio contributo.

"Speriamo - ha concluso Pesonen – che tale contributo sia incluso nelle proposte della Commissione, che dovrebbero essere pubblicate nella prossima primavera, affinché gli agricoltori possano ricevere una giusta retribuzione per il lavoro svolto".

Intanto, lo stesso commissario europeo per l'Agricoltura, Phil Hogan, ha ammesso che le dinamiche della filiera alimentare comunitaria non sempre hanno funzionato nell'interesse dei produttori. Nonostante infatti l'intero settore si basi interamente sul lavoro degli agricoltori, "spesso quest'ultimi finiscono per avere poca voce in capitolo", ha detto.