Sydney, un po' d'Italia al Fine Food di settembre

Unica fiera australiana dell'agroalimentare. Effetto dazi, in calo l'export ortofrutticolo italiano

Sydney, un po' d'Italia al Fine Food di settembre
Dall’11 al 14 settembre a Sydney va in scena Fine Food Australia, unica manifestazione fieristica del Paese oceanico specializzata nel settore agroalimentare. L’evento, che ha cadenza annuale e si svolge negli anni pari a Melbourne è rivolto esclusivamente al trade. L’edizione 2016 ha registrato la partecipazione di circa mille espositori provenienti da 40 nazioni su una superficie espositiva pari a 30mila metri quadri richiamando poco meno di 27mila visitatori.

L'Italia è l’undicesimo Paese fornitore dell’Australia, terzo tra gli europei dopo Germania e Regno Unito e davanti a Francia e Svizzera. Il saldo della bilancia commerciale è favorevole all'Italia con un avanzo commerciale nel 2016 pari a 3,5 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2015 di circa l'1,6%.

Nel 2016 l'Italia ha esportato in Australia prodotti agroalimentari per un valore complessivo pari a 497 milioni di euro, in crescita del 6,5% rispetto all’anno precedente (dati Istat). Anche nei primi tre mesi del 2017 il trend si è confermato in crescita, esattamente del 5,5% attestandosi attorno a un  valore di 114 milioni di euro.

Il settore agroalimentare  rappresenta la seconda voce principale dell'export italiano in Australia dopo il settore dei macchinari.  In forte crescita le bevande (+9,3%) per un ammontare complessivo pari a 102 milioni, l'acqua imbottigliata (+9,7%, pari a 21,8 milioni), le bevande alcoliche (+10,6%, pari a 12,4 milioni).

In flessione invece del 4,5%, con un valore di 88,4 milioni le esportazioni italiane di frutta e ortaggi preparati e conservati, conseguenza soprattutto della diminuzione del 6,8% delle vendite di conserve di pomodoro pelati, che rappresentano da sole la metà dell'intero aggregato merceologico, effetto dell'applicazione di dazi antidumping.

Considerate le potenzialità di sviluppo del mercato australiano e l’importanza che la manifestazione  riveste in quest’area geografica, l’Ice organizza una partecipazione alla Fine Food 2017, opportunità per favorire una maggiore conoscenza dei prodotti italiani, consolidare le posizioni già acquisite e sviluppare nuovi rapporti commerciali. Tra gli obiettivi della presenza, anche quello di monitorare l’Italian Sounding. Sono una quindicina le aziende italiane che già oggi compaiono tra gli espositori.