Nocciole, Ferrero e Agrion insieme per contenere la cimice

Nel Veneto, intanto, l'insetto sta procurando ingenti danni ai frutteti: Sos di Confagricoltura

Nocciole, Ferrero e Agrion insieme per contenere la cimice
Dal Piemonte un passo importante nella lotta alla cimice asiatica (Halyomorpha halys). La preoccupazione per la diffusione dell'insetto nei noccioleti di gran parte della regione, ha portato il gruppo Ferrero a sottoscrivere un accordo con Agrion (Fondazione per la ricerca e l'innovazione dell'agricoltura piemontese) per mettere a punto metodi di difesa in grado di contenere i danni. L'azienda produttrice della Nutella ha messo a disposizione del Centro un sostanzioso contributo finanziario per un progetto di ricerca applicata, che si articola in un'azione immediata, con una regia di interventi e il monitoraggio capillare della diffusione sul territorio, e nella sperimentazione di metodi innovativi.

"Il monitoraggio - sottolinea Agrion - tocca tutte le aree corilicole regionali: oltre al Cuneese, dove opera Coldiretti che coordina un progetto finanziato dalla Fondazione Crc con la nostra collaborazione, abbiamo allestito una rete di allerta nell'Astigiano, nell'Alessandrino e nel Torinese. I punti della rete sono costituiti da trappole a feromoni di aggregazione (richiami olfattivi intorno ai quali si aggregano le cimici) e i frappage (scuotimento delle chiome di nocciolo all'alba)". 

"Incrociando i dati ottenuti - evidenzia Agrion - si riesce a seguire l'andamento delle infestazioni: inizio migrazione, picchi presenza in campo, presenza di adulti e fasi giovanili. Questo monitoraggio ha trascinato un gran numero di produttori a partecipare con i rilievi visivi, consentendo di avere una situazione aggiornata spesso azienda per azienda. Sulla base di queste informazioni dettagliate, la cabina di regia del nostro coordinamento ha potuto diramare i bollettini di intervento: pochi interventi mirati nei momenti cruciali consentiranno di contenere i danni della cimice".


Trappola di monitoraggio

La sperimentazione che riguarda lo studio delle sostanze attive più efficaci si sta conducendo sia in semi-campo, che in pieno campo. "Nel primo caso - evidenzia la Fondazione di ricerca - gli insetti sono studiati all'interno di manicotti di rete disposti intorno alle branche di nocciolo. Non potendo applicare al nocciolo i sistemi di copertura con rete Alt'Carpo che stiamo studiando per la frutta fresca, la sperimentazione su nocciolo si è concentrata sulle tecniche attract & kill, attira e uccidi. In questo caso i feromoni vengono utilizzati non per monitorare gli insetti, ma per attirarli in posti dove possono essere colpiti senza disperdere insetticidi nell'ambiente: file di bordo, capezzagne, ecc". 

"Tra i metodi più promettenti - spiega ancora Agrion - l'allestimento di totem avvolti da una rete pre-trattata con un insetticida. Gli insetti sono attratti irresistibilmente dal feromone posto all'interno del totem e, cercando di raggiungerlo, si impigliano nella rete. Nel telo sottostante i nostri ricercatori stanno contando gli insetti messi fuori combattimento. La sperimentazione sui totem viene svolta sulla base di un protocollo sperimentale autorizzato dal Ministero e concordato tra le regioni Emilia-Romagna, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia. Questa collaborazione - conclude Agrion - con Ferrero rappresenta una risposta rapida ed efficace ad una grave minaccia al comparto corilicolo nazionale. È auspicabile che questa prima esperienza insieme possa gettare le basi per una gestione sostenibile e duratura del fenomeno".


Reti attract & kill

Intanto, in Veneto, l'insetto invasivo sta colpendo i frutteti della provincia di Treviso. Dopo che l'estate scorsa l'insetto ha fatto la sua prima comparsa nelle campagne venete, quest'anno la cimice asiatica si è moltiplicata in maniera esponenziale e sta ora attaccando le mele nella zona di Nervesa della Battaglia, ma anche le pere, i kiwi e le viti. Nelle zone di Caerano di San Marco, Maser, Lovadina e Montebelluna a essere aggredite sono state prima le ciliegie e ora le mele, le pere e i kiwi.

Tra dieci giorni Stefania Kofler, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Treviso, convocherà i frutticoltori associati per fare il punto della situazione e valutare l'opportunità di chiedere lo stato di calamità. "Mi chiamano ogni giorno tanti agricoltori disperati - dice Kofler - Le cimici asiatiche si vedono a occhio nudo su tutte le piante: stanno attaccando soprattutto le mele Gala, che saranno le prime ad essere raccolte, presumibilmente tra venti giorni. Si stanno ora spostando anche sulle mele Fuji e Pink Lady e sono comparse le prime punture sulla scorza dei kiwi. Presumiamo che i danni saranno molto ingenti".

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