TuoDì, al lavoro sul piano di continuità

Mercoledì l'incontro al ministero: forniture da riattivare. Istituito il tavolo permanente

TuoDì, al lavoro sul piano di continuità
L'impegno è quello di riattivare le forniture regolari nei punti vendita ancora aperti e poi procedere rimettendo in attività anche i 123 supermercati momentaneamente chiusi. Questo è quanto il consulente esterno della catena Dico-TuoDì - nominato per elaborare il piano concordatario - ha riferito ai sindacati durante l'incontro che si è tenuto mercoledì scorso al ministero dello Sviluppo economico.

Il rappresentante della catena ha confermato l'ammissione alla procedura concorsuale del concordato preventivo in continuità aziendale annunciando la presentazione del piano da presentare al Tribunale. Un piano che deve garantire la continuità stessa.

Nel primo appuntamento ufficiale al Mise l'attenzione è stata rivolta in primis ai lavoratori: azienda e sindacati si sono trovati d'accordo nel richiedere l'attivazione della cassa integrazione straordinaria a rotazione. Per il momento, però, lo stipendio di luglio e la quattordicesima sono congelati.



Il ministero ha attivato un tavolo di confronto permanente ed è già stata fissata la data del prossimo incontro, il 19 settembre. Contestualmente all'incontro, i sindacati di categoria - Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs - hanno promosso un sit-in di protesta davanti al Mise.

"Il nostro auspicio - ha dichiarato la funzionaria sindacale della Fisascat Cisl Elena Maria Vanelli - è che al sacrificio dei lavoratori corrisponda la messa in atto di un serio piano di rilancio aziendale e il conseguente mantenimento dei livelli occupazionali".

Si parla di un gruppo con 400 punti vendita in 16 regioni italiane e circa quattromila dipendenti. E poi possibile, come informa la Uiltucs, che il Mise allarghi il tavolo di confronto anche alle società terze che che avevano in gestione reparti come le macellerie e i freschi.

"L’incontro è stato deludente perché i consulenti non hanno ben chiarito la situazione e non hanno dato risposte esaustive alle nostre domande e richieste di interventi per evitare che succeda il peggio", commenta invece la Filcams Cgil. "E’ stato confermato che nell’immediato alcuni punti vendita rimarranno chiusi fino ai primi di settembre e nel frattempo verranno fatti nuovi accordi con i fornitori per il ripristino della consegna della merce”.

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