Clementine di Calabria Igp: sì all'etichetta d'origine

Clementine di Calabria Igp: sì all'etichetta d'origine
"L'obbligo di etichette con l'indicazione di origine della materia prima per succhi e trasformati a base di Clementine di Calabria Igp rappresenta un passo importante nel processo di valorizzazione e riconoscimento di questa eccellenza agrumicola italiana. Per questo auspichiamo che la discussione in corso alla Camera relativa al recepimento della normativa europea in materia di etichette, venga orientata per accordare anche al nostro comparto la stessa linea già seguita  per la tutela del pomodoro da industria".

Così Giorgio Salimbeni, presidente del Consorzio di Tutela delle Clementine Igp di Calabria, interviene nel dibattito aperto da Unaproa sulle risoluzione in discussione presso la XIII Commissione permanente Agricoltura alla Camera riguardante l'estensione dell'obbligo di indicazione di origine ai trasformati a base di agrumi e in generale di tutti i prodotti ortofrutticoli.

Ogni anno circa un milione di quintali di clementine di Calabria, circa il 20% della produzione, vengono destinati all'industria della trasformazione. Si tratta di prodotti di seconda scelta che non trovano sbocco nei canali di distribuzione del fresco per la mancanza di requisiti di pezzatura o per la presenza di difetti del frutto. Sono comunque prodotti con qualità organolettiche eccellenti che l'industria della trasformazione ricerca proprio per addolcire il sapore delle bibite. "Tuttavia l'assenza di ogni indicazione di origine le trasforma in commodity che vengono remunerate alla cooperativa 0,01 centesimi al chilo, mentre al produttore vengono caricate come scarto. Questo significa andare sotto i costi di produzione ossia lavorare in perdita".

"Una normativa che vada in questa direzione - rilancia Salimbeni - opera non solo sulla valorizzazione di trasparenza e tracciabilità dal campo al cliente finale, ma si traduce in un supporto significativo alla competitività globale del made in Italy ortofrutticolo riconosciuto e richiesto in tutto il mondo proprio per la specialità delle condizioni pedoclimatiche in cui viene prodotto. Riconoscere l'origine ci permette di creare valore aggiunto al lavoro delle nostre piccole e piccolissime aziende che, sul mercato mondiale, devono fronteggiare colossi dell'industria agricola a cui, per qualità di prodotto, nulla abbiamo da invidiare".

Fonte: Ufficio stampa Consorzio di Tutela delle Clementine Igp di Calabria