Innovazione varietale, ecco le pere del futuro

Al congresso internazionale il punto sullo stato dell'arte in Europa

Innovazione varietale, ecco le pere del futuro
Il comparto pericolo europeo è costituito da poche varietà che dominano la scena da decenni: Conference, William, Abate Fétel e Rocha, rappresentano da sole il 70% dell'intera offerta europea. Nel corso degli anni, i tentativi di innovazione varietale sono stati numerosi ma raramente hanno portato a risultati apprezzabili, anzi, si è assistito ad una ulteriore specializzazione varietale all'interno dei diversi areali di coltivazione: Abate Fétel in Italia, Rocha in Portogallo e Conference in Olanda e Belgio. Williams è l'unica varietà che detiene quote produttive significative in tutti i Paesi produttori, nonostante la veneranda età (oltre 200 anni).

Se da un lato un'offerta varietale ridotta è un vantaggio, dall'altro lato i consumi di questo frutto sono in progressiva diminuzione e il miglioramento genetico è ritenuto elemento fondamentale per invertire il trend. Questo tema cruciale è stato affrontato anche durante la recente edizione di Interpera 2017 dal noto studioso belga Jef Vercammen che ha esposto lo stato dell'arte sul miglioramento genetico in Europa.



In Italia, si sta cercando di allungare il calendario di maturazione, soprattutto nel periodo precoce, e di introdurre nuove tipologie più attraenti per il consumatore: Carmen e Falstaff sono le risposte a queste esigenze. Se la prima è già affermata nel periodo pre-Williams, la seconda, che spicca per la buccia rossa, verrà commercializzata dai big della cooperazione emiliano-romagnola: Apo Conerpo, Apofruit e Orogel Fresco. Da menzionare inoltre, il poker varietale costituito dall'Università di Bologna: Pe1 Unibo* Lucy sweet™, Pe2 Unibo* Early Giulia™, Pe3 Univo* Debby Green™, e Pe4 Unibo* Lucy Red™.



Celina/QTee, Cepuna/Migo e Sweet Sensation, sono i tre assi sul quale puntano i selezionatori belga e olandesi. Sweet Sensation, è un clone a buccia rossa della Decana del Comizio, diffuso sotto forma di club varietale ed è già conosciuto anche in Italia dove sono stati messi a dimora alcuni ettari. QTee si contraddistingue per il colore dell'epidermide rosso brillante, un'ottima produttività che non deprime né le pezzature né il sapore, giudicato pregevole dagli esperti; la conservabilità è notevole. Il neo più evidente sembra l'obbligo del diradamento manuale per ottenere produzioni di qualità. Attualmente sono stati presi accordi per la sua diffusione a livello mondiale e già diversi ettari sono stati messi a dimora in tutta Europa.



Migo, è descritta come la più interessante delle tre, non tanto per l'aspetto estetico (classica buccia verde) quanto per la polpa croccante edibile che ne permette il consumo sotto forma di snack. Ovviamente tutta la strategia di marketing e comunicazione del club varietale Migo si basa su questa caratteristica innovativa, per cercare di attrarre nuovi consumatori. I primi risultanti a livello commerciale sono incoraggianti, tanto da prevedere una rapida diffusione nei principali areali di coltivazione europei.

Basteranno queste innovazioni per dare nuova linfa ai consumi di pera nel vecchio continente?

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