Svizzera, Norvegia e Bielorussia: dove va l'ortofrutta Ue

Export verso i Paesi terzi, ecco i dati Eurostat. Il confronto Italia-Spagna

Svizzera, Norvegia e Bielorussia: dove va l'ortofrutta Ue
Secondo i dati dell'Ufficio statistico dell'Unione europea Eurostat, nel 2016 l’export comunitario di frutta e verdura verso i Paesi terzi ha sfiorato i cinquemila milioni di euro, precisamente 4.937.
Prima destinazione non appartenente all'Ue, la Svizzera con 1.002 milioni di euro, seguita da Norvegia (577,3 milioni) e Bielorussia (405 milioni).
Le esportazioni comunitarie di frutta e verdura sono poi state indirizzate verso Stati Uniti (242,2 milioni di euro), Brasile (226), Emirati Arabi Uniti (221), Egitto (199), Arabia saudita (182) e Canada (104 milioni di euro).

In Svizzera il nostro Paese invia una vasta gamma di prodotti per un valore che, nel 2016, è stato di 130,5 milioni di euro per la frutta (la Spagna ne spedisce per 607,4 milioni) e di 78,7 milioni per le verdure (contro i 385,2 milioni degli spagnoli). Tra la frutta si distinguono l’uva da tavola (39,5 milioni), le arance (21,4 milioni), pesche e nettarine (8,7 milioni); tra le verdure, pomodori (quasi 19 milioni di euro), cavolfiori e broccoli (7,3 milioni).

Le esportazioni italiane di frutta in Norvegia hanno raggiunto i 45,2 milioni di euro, dei quali 26,8 imputabili alle mele. L’export di frutta spagnola, invece, ha superato i 351 milioni. L’Italia poi ha esportato nel Paese scandinavo verdure per 7,8 milioni di euro (la Spagna per 226 milioni).

In Bielorussia, l’export di frutta Made in Italy è stato pari a 923mila euro, mentre la Spagna ha esportato frutta per 300 milioni. L’Italia ha esportato verdure per 201mila euro contro i 105 milioni della Spagna.

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