Udine Mercati, «serve scatto logistico»

Udine Mercati, «serve scatto logistico»
Riposizionare il Mercato agroalimentare di Udine cercando di fare aggregazione e approcciando l'estero. Ecco cosa è emerso dal convegno "Il mercato di Udine di fronte ai nuovi scenari competitivi: il tempo delle scelte".

"La scarsa capacità di aggregarsi porterà le piccole aziende a un progressivo nanismo, nonostante l'ottima qualità dei prodotti - queste le parole del docente di logistica dell'università Cattolica di Piacenza Luca Lanini, riportate dal Messaggero Veneto -. Un conto è la promozione, altro discorso è una forza commerciale capace di sfidare i nuovi mercati e posizionarsi nei Paesi dell'Est". Un concetto che vale sia per le aziende agroalimentari locali sia per l'ortofrutta, settore che più soffre, secondo gli studi di Lanini, la capacità commerciale. Occorre dunque "stimolare le aziende ad aggregarsi per ottenere una maggiore capacità di competere – osserva Lanini – attraverso progetti di filiera, ma sopratutto offrire una migliore logistica".

"Vorremmo essere un punto di riferimento e favorire la crescita dell'agroalimentare come settore nevralgico della regione", è invece il ragionamento del presidente di Udine Mercati, Ferdinando Milano, mentre Valentino Di Pisa, alla guida di Fedagromercati Nazionale, ha rimarcato l'indispensabile riorganizzazione di un settore che deve diventare piattaforma logistica moderna e informatizzata.

"Il ruolo di queste piattaforme - ha detto Di Pisa - deve essere ripensato in tutto il territorio nazionale attraverso un nuovo piano strategico che dia maggiore uniformità al settore per un processo di cambiamento che coinvolga non solo la governance, ma anche gli imprenditori stessi. Serve infatti, oltre ad una maggiore offerta di servizi, un nuovo modo di pensare alla nostra professione che spinga gli operatori fuori dal loro territorio e li proietti alla ricerca di nuove opportunità di business. Il progetto di Udine è assolutamente d'esempio per la trasformazione del mercato in un centro agroalimentare moderno e informatizzato, la cui operazione deve essere portata avanti, a mio parere, su più punti (nuovi orari di lavoro, ricambio generazionale, nuove tecnologie) per poter sfruttare al massimo le potenzialità dell'ortofrutta italiana.

"La nuova vocazione di Udine Mercati, affinché i vantaggi aumentino e si crei una nuova economia e nuovi posti di lavoro, è legata alla fortuna del nostro territorio, quella di essere una straordinaria piattaforma logistica", ha affermato la presidente della Regione Debora Serracchiani.

Il Friuli Venezia Giulia è un territorio dal quale i vicini Paesi si aspettano di più, come afferma il vice presidente Fedagromercati Nazionale e presidente Fedagro Udine, Giuseppe Pavan:  "Udine Mercati - ha detto - ha tutte le carte in regola per diventare una piattaforma logistica distributiva trasversale e noi siamo pronti per essere interlocutori primari della regione per valorizzazione la filiera ortofrutticola territoriale".

"La giornata di oggi (martedì per chi legge, ndr) - ha sottolineato Pavan - rappresenta un esempio di quello che vogliamo nei mercati e nei centri agroalimentari, attori che muovono importanti volumi nel settore ortofrutticolo nazionale e di conseguenza meritano di una considerazione politica più costante e presente come quella dimostrata in questa sede dalle nostre istituzioni locali. Quando parliamo di Udine Mercati e delle altre piattaforme agroalimentari non parliamo solo di frutta e verdura, ma c'è molto altro: tali realtà infatti possono rappresentare degli importanti attori per il turismo e per creare posti di lavoro, ma per farlo hanno bisogno di una maggiore offerta logistica caratterizzata da nuove infrastrutture e servizi. Udine in particolare può essere un luogo strategico per la valorizzazione della realtà locale e dei prodotti tipici, ma anche per la realtà nazionale attraverso la realizzazione di una sinergia tra produzione e commercio".

"Mi complimento con il Presidente di Udine Mercati e con Giuseppe Pavan - ha concluso Valentino Di Pisa - per aver realizzato questo incontro, un esempio di partecipazione lodevole delle istituzioni locali e di una sinergia che dovrebbe valere per tutti i mercati italiani. E' raro vedere un tale coinvolgimento delle autorità locali nonostante la rilevanza di questi attori per le diverse realtà territoriali. Il nostro mondo ha bisogno di ampliare le sue aree commerciali ed il Mercato di Udine, insieme a quello di Trieste, rappresenta un attore transfrontaliero con un mercato vicino potenzialmente enorme. Per questo motivo, anche alla luce di quanto espresso dalla presidente della regione Serracchiani, si potrebbe pensare ad una sinergia fra le due strutture che sappia cogliere quest'opportunità commerciale e politica. I mercati sono soggetti attivi, vivi e come tali meritano molta più attenzione per intraprendere un processo di riorganizzazione ed aggregazione".

Fonte: Messaggero Veneto - Fedagromercati Nazionale