Pesche, «in Germania c'è speculazione»

Vernocchi (Alleanza cooperative): serve un'aggregazione sul modello di Opera

Pesche, «in Germania c'è speculazione»
La grande distribuzione tedesca sta speculando, ma all'orizzonte non c'è altra soluzione possibile che incrementare in maniera significativa il potere contrattuale del settore peschicolo italiano attraverso un processo sempre più spinto di aggregazione, sul modello del polo pericolo Opera. E' questo, in sintesi, il parere di Davide Vernocchi, coordinatore del settore ortofrutta dell'Alleanza delle cooperative italiane, il quale venerdì scorso ci ha spiegato che "il netto incremento dei prezzi al dettaglio di pesche e nettarine in Germania (clicca qui per leggere il nostro recente articolo di approfondimento, ndr) non si sta purtroppo riversando sulla produzione agricola. In questo momento - sottolinea - è in atto sicuramente una speculazione da parte delle catene distributive tedesche".

"Auspichiamo - evidenzia ancora Vernocchi - che questa situazione possa attenuarsi nel giro di una o due settimane, con la riduzione della pressione delle produzioni del Sud Italia e soprattutto della Spagna - la campagna della frutta estiva registra un anticipo di una decina di giorni rispetto alla normale tabella di marcia, ndr - Ci sono tutti gli elementi per credere in un forte recupero dei prezzi alla produzione".

Sta di fatto che, così, "non si può andare avanti - evidenzia Vernocchi - Le potenti lobby della distribuzione stanno mettendo in ginocchio l'ortofrutta europea", sfruttando il fattore della deperibilità dei prodotti ortofrutticoli. "In Italia, poi, si sta facendo di tutto per demolire l'articolo 62 sui termini di pagamento" dell'ex ministro Mario Catania.


Davide Vernocchi

Ma qual è, quindi, la strada più adeguata da intraprendere per un futuro migliore? Una sola - chiosa il coordinatore ortofrutta - L'unica soluzione è in casa del mondo produttivo e si chiama aggregazione. Oggi il settore agricolo è infatti in concorrenza con se stesso. Dobbiamo cercare di aumentare il potere contrattuale nella filiera e possiamo farlo solo con l'aggregazione". Per Vernocchi un esempio da imitare è quello di Opera, che oggi rappresenta circa il 30% dell'offerta nazionale di pere. "Con Opera - conclude - abbiamo ridotto la concorrenza interna e rilanciato il consumo del frutto, garantendo liquidazioni superiori ai pericoltori".

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