Assosementi: ricerca e innovazione nel settore orticolo

L'associazione aderisce al Manifesto per i nuovi metodi di editing genomico e commenta Think Fresh

Assosementi: ricerca e innovazione nel settore orticolo
Assosementi aderisce a “Prima i geni: liberiamo il futuro dell’agricoltura”, l’appello per l’accesso alle nuove metodologie di editing genomico sottoscritto da cinque società scientifiche italiane che riuniscono circa 7.900 ricercatori del nostro Paese e, all’indomani di Think Fresh, sottolinea come “presente e futuro del settore orticolo non possano prescindere dall’innovazione varietale per rispondere alla crescente domanda dei consumatori, sempre più orientati verso prodotti più sani”. 

“Dal Monitor Ortofrutta di Agroter Group emerge che il 33% dei consumatori italiani chiede all’innovazione varietale di garantire prodotti che necessitino di meno trattamenti e quindi siano più sostenibili, mentre il 22% si aspetta prodotti dal gusto migliore e con valori nutrizionali più elevati”, sottolinea Assosementi. “Sono obiettivi che la ricerca in ambito orticolo persegue da tempo”, rimarca Alberto Lipparini (nella foto), segretario dell’Associazione. “Il settore delle sementi orticole è infatti tra quelli con il più elevato tasso di investimenti in ricerca e sviluppo, con percentuali che possono arrivare fino al 20-25% dei ricavi netti”.
 
“L'analisi realizzata da Agroter ha chiaramente evidenziato come i consumatori siano molto attenti ai risultati della ricerca e pronti ad acquistare prodotti con un elevato contenuto di innovazione", dice ancora Lipparini. "È fondamentale pertanto che vengano messe in atto tutte le misure necessarie a sostenere la ricerca, a rafforzare il rapporto fra il settore pubblico e quello privato, a garantire l’accesso alla ricerca a tutti gli operatori”.

Per quanto riguarda l’appello per le nuove metodologie di editing, esso è stato presentato ieri a Roma in occasione di una conferenza aperta dagli interventi di Paolo De Castro (vicepresidente Commissione agricoltura del parlamento europeo), Riccardo Illy (presidente Gruppo Illy), Michele Morgante (presidente della Società Italiana di genetica agraria) e Bartolomeo Amidei (membro della Commissione agricoltura del Senato).



Giuseppe Carli (foto sopra), presidente di Assosementi, nella tavola rotonda dedicata al tema della sostenibilità in agricoltura ha dichiarato che “il seme è il primo fondamentale anello della filiera agroalimentare; il settore sementiero italiano è composto per la maggior parte da piccole e medie imprese che esprimono un forte legame con il territorio e si distinguono in Europa e nel mondo per la qualità dei prodotti oltre che per l’eccellenza della ricerca”. 

“Le nuove metodologie che si affacciano all’orizzonte rappresentano la naturale evoluzione di quelle che hanno assicurato fino ad oggi lo sviluppo dell’agricoltura e sarebbe quindi pericoloso se le valutazioni su di esse si basassero su elementi emozionali anziché scientifici", ha concluso Carli. "Auspichiamo quindi che l’Europa possa favorire l’introduzione di un quadro normativo chiaro, che faciliti l’applicazione dei nuovi metodi di breeding, anche e soprattutto per le piccole e medie imprese”.

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