«Rilanciare i Mercati prima che sia troppo tardi»

Le considerazioni e la "ricetta" del grossista palermitano Alfano. «Male la frutta estiva»

«Rilanciare i Mercati prima che sia troppo tardi»
Orario diurno, maggior coinvolgimento della filiera e in particolare della produzione, riqualificazione complessiva del “sistema-Mercati”: questa la ricetta di Giampiero Alfano, grossista palermitano vicepresidente della Fedagro del capoluogo siciliano, per rilanciare i Centri agroalimentari, alle prese con una crisi che, sottolinea, ne sta minando la solidità. 

“Negli ultimi due-tre anni le difficoltà economiche scatenate dalla crisi del 2008 si sono ulteriormente accentuate - spiega Alfano - e il Sud, in particolare, soffre il limitato potere d’acquisto delle famiglie, che comprano l’essenziale. A ciò si aggiunge il graduale peggioramento organizzativo e strutturale dei Mercati che non brillano più come una volta e hanno assoluto bisogno di un giro di vite, di un adeguamento alle nuove esigenze di oggi per restituire brillantezza ed efficacia al sistema di distribuzione all’ingrosso”.

“Serve una riqualificazione dei Mercati in termini di proposta e di struttura - incalza Alfano - servono figure più qualificate e preparate. Che si sono gradualmente perse anche per colpa degli orari: con l’apertura diurna sarebbe tutto più facile, si favorirebbe tra l'altro l’indispensabile ricambio generazionale. A Palermo, lo scorso inverno, dopo varie resistenze, abbiamo sperimentato la chiusura al sabato, ora c’è chi la vorrebbe  fare anche d’estate: quando si cambia in meglio, dopo non si torna più indietro”.

Per il grossista siciliano, inoltre, “il mondo produttivo deve diventare protagonista nei Mercati proponendosi in modo organizzato e qualificato anche nell’ottica di accorciare i passaggi e contribuire a proporsi al meglio all’esterno della struttura”. “Dove - aggiunge Alfano — negli ultimi tempi la figura del dettagliante, almeno nella nostra città, sta evidenziando un calo della professionalità perché sono sempre di più coloro che, magari spinti dal bisogno, si improvvisano commercianti di ortofrutta”. 

“In sostanza - dice ancora il grossista vicepresidente di Fedagro Palermo - serve un’azione unitaria per migliorare il modo di proporre frutta e verdura, che richiedono assistenza e cura del cliente, qualità e giusto prezzo”.

Le referenze estive, intanto, si confermano in difficoltà anche all’interno del mercato siciliano: “Sovrapproduzione e confluenza di materia prima da diverse aree produttive spingono al ribasso i prezzi e il limitato potere d’acquisto fa il resto”, conclude Alfano. “Tutta la frutta estiva paga dazio, non c’è articolo che si distingua: l’ultimo mese è stato particolarmente difficile”. 

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