Ecco i nomi che ci faranno amare frutta e verdura

Uno studio della Stanford University ha scoperto che termini accattivanti fanno aumentare i consumi

Ecco i nomi che ci faranno amare frutta e verdura
Chiamare frutta e verdura con nomi accattivanti invoglia grandi e piccoli a mangiarne di più. Lo rivelano i risultati di uno studio della Stanford University, negli Stati Uniti, condotto per sei mesi in alcune mense universitarie  nelle quali lo stesso piatto di carote, fagioli o bieta, ad esempio, era riproposto con nomi differenti.

La ricerca, dal nome “Association between indulgent descriptions and vegetable consumption: twisted carrots and dynamite beets” (lett. Associazione tra descrizioni invitanti e consumo di vegetali: carote a spirale e barbabietole dinamite) e pubblicata recentemente sulla rivista Jama, ha testato l’effetto che una presentazione particolare può avere sul consumo di un prodotto ortofrutticolo.

Insomma, i ricercatori hanno applicato alcune tecniche di marketing relative al "naming” attribuendo nomi seducenti ad alcuni prodotti salutari. Così, si passava dalla descrizione “basic” del prodotto, ad esempio “carota”, a una più salutistica (ad esempio “carote senza zucchero condite con limone”) o salutistica ma gustosa (che punta sui lati positivi dell’alimento per la salute, ad esempio “carote con vitamina C e limone”), fino alla presentazione più accattivante “carote glassate al limone”).

Tra le verdure tenute sotto osservazione nello studio ci sono le zucche, le carote, le zucchine, i fagiolini e le patate dolci, per le quali sono state scelte diverse tipologie di descrizione attribuite a rotazione, per testare gli effetti sullo stesso prodotto nell’arco di una settimana.
Ebbene, secondo i dati raccolti, rispetto alla “descrizione basic”, quella accattivante otteneva il 25% di preferenze in più, e addirittura il 35% in più rispetto a quella salutistica/gustosa e il 41% rispetto alla salutistica.

“È una questione psicologica – hanno spiegato i ricercatori della Stanford University - Le persone tendono ad associare i cibi sani a un gusto povero e insipido. Evocarne il sapore e il colore grazie a una descrizione che stimola l’esperienza sensoriale, le invoglia ad assaggiarle”.

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