Super-limone: volano la domanda e i prezzi

I dati degli ultimi quattro anni e l'analisi di Fogliati: Gdo sensibile

Super-limone: volano la domanda e i prezzi
Per gli operatori non è certo una notizia che il prezzo dei limoni negli ultimi anni sia aumentato, ma in pochi conoscono a fondo le performance "monstre" che ha registrato dal 2012. Nell'arco di quattro anni, a fronte di un incremento dei consumi pari al 9%, il valore è cresciuto del 57% con prezzi medi passati da 1,79 euro il chilo del 2012 a 2,59 euro il chilo del 2016 (+44%), come evidenziano gli acquisti famigliari su tutti i canali distributivi, riportati dal Monitor Ortofrutta su dati Osservatorio Ismea-Nielsen e presenti nel rapporto Think Fresh.

In poche parole, sembra che il limone si inserisca nel ristretto club dei prodotti dalle performance positive: biologico, frutta secca e frutta esotica.



Per capire cosa stia realmente accadendo all'interno del comparto, Italiafruit News ha raccolto il parere di Eraldo Fogliati, co-titolare dell'azienda Fogliati Snc di Torino. "Effettivamente - spiega - negli ultimi anni abbiamo notato un aumento della richiesta da parte della grande distribuzione, sia in termini di volumi, che di referenze. In pratica si sta cercando di andare incontro alle richieste del consumatore con un assortimento più ampio e profondo. C'è insomma maggiore attenzione per un frutto dalle notevoli qualità nutraceutiche, tanto che è in voga la dieta del limone per perdere peso velocemente. Inoltre, in linea con il trend ambientalista sono sempre più ricercati i limoni con la buccia edibile, volgarmente detti non trattati".

Se da un lato si evidenzia un lento e progressivo aumento dei consumi, dall'altro lato il contesto produttivo globale ha notevolmente influenzato il prezzo. "Il massimo consumo dei limoni – spiega Fogliati – si ha nel periodo primaverile/estivo, quando si commercializza prevalentemente limone da importazione, proveniente in larga parte da Argentina e Sudafrica. Durante questo periodo, tra maggio e ottobre, si ha un incremento dei consumi in Gdo anche del 20-30% rispetto a novembre-aprile. Tuttavia, negli ultimi anni si è registrato un calo dell'offerta complessiva a causa di problemi produttivi che si sono verificati in Spagna e nell'emisfero Sud, con il conseguente incremento dei prezzi nel periodo di maggior consumo".



Quanto durerà questa situazione? "il quadro produttivo mondiale è in continua evoluzione – prosegue Fogliati - I grandi Paesi produttori, come Spagna, Sud Africa ed Argentina, hanno investito notevolmente in nuovi impianti e dall'altro lato, gli Usa hanno riaperto le importazioni al prodotto argentino, e nuovi mercati come quello indiano potrebbero manifestare grandi potenzialità di consumo. Già nei prossimi mesi assisteremo ad un riassestamento del mercato con l'auspicio che non ci si trovi in una condizione di surplus produttivo".

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