Pesche e nettarine: focus su produzioni, import-export e consumi

Volumi stabili in Italia, la Spagna trionfa nella corsa ai mercati esteri

Pesche e nettarine: focus su produzioni, import-export e consumi
Pesche e nettarine si confermano referenze ortofrutticole di punta del nostro Paese, con una produzione di quasi 1,5 milioni di tonnellate nel 2016. In costante calo le esportazioni italiane rispetto al 2000, mentre raddoppiano quelle spagnole. Il mercato più importante per l'export tricolore è la Germania, mentre le regioni più "prolifiche" sono Campania e Emilia-Romagna. Per quanto riguarda il consumo, la bassa praticità d'uso fa preferire altri frutti da mangiare fuori casa.

Produzione mondiale di pesche e nettarine: l'Italia guida la classifica
Stando ai dati Faostat più aggiornati, il primo produttore mondiale di pesche e nettarine, escludendo la Cina, è l'Italia, che nel periodo 2010/14 ha prodotto in media quasi 1,5 milioni di tonnellate. Subito dietro viene la Spagna, con 1,3 milioni di tonnellate, con una crescita rapida e costante. Completano la classifica Stati Uniti (circa un milione di tonnellate), Grecia (759mila tonnellate) e Turchia (581mila tonnellate).

Da una elaborazione del Monitor Ortofrutta su dati Eurostat, si nota che nel 2016 l'Italia è il primo paese europeo per produzione, mentre la Spagna, che nel 2015 aveva superato il Belpaese valicando quota 1,5 milioni di tonnellate, nel 2016 torna al secondo posto.



Export europeo: Italia vs Spagna e i mercati di destinazione
Nonostante le ottime performance produttive, l'Italia fatica ad affermarsi come esportatore di pesche e nettarine, mentre la Spagna conferma il trend positivo iniziato nel 2005, sia pure con una battuta di arresto rispetto al 2015.

Secondo i dati Eurostat, elaborati dal Monitor Ortofrutta di Agroter, nel 2016 l'Italia ha esportato circa 252mila tonnellate di pesche e nettarine, quasi il 50% in meno rispetto al 2000, mentre la Spagna, che nello stesso anno esportava 295mila tonnellate, 115mila in meno dell'Italia, nel 2016 ne ha esportate circa 823mila, quasi triplicando i volumi esportati.



Mercati di destinazione delle pesche italiane: i primi tre assorbono oltre il 50% dell'export
I principali mercati di esportazione delle pesche italiane nel 2016 sono stati quelli dell'Europa Centrale, seguiti dai Paesi dell'Europa orientale, dal Regno Unito e dalla Svezia.
Stando ai dati Eurostat, l'Italia ha esportato nel 2016 oltre 90mila tonnellate di pesche e nettarine verso la Germania, che si conferma il primo mercato di sbocco, mentre al secondo posto si colloca la Danimarca (oltre 32mila tonnellate), e al terzo l'Austria (circa 20mila tonnellate). 

Calano leggermente le superfici, la produzione resta stabile

Secondo i dati Istat aggiornati al 2016, gli ettari coltivati in Italia a pesche e nettarine sono quasi 66mila. Se si comparano i numeri con quelli del 2015 si nota una contrazione delle superfici di circa il 3%, con una perdita di circa 1.700 ettari. Le produzioni invece rimangono stabili, a circa 1,4 milioni di tonnellate, in lieve rialzo rispetto al 2015 (+0,3%).
Le regioni dove si concentra la produzione italiana sono Campania (oltre 400mila tonnellate), Emilia-Romagna (oltre 300mila ton), Piemonte (134mila ton), Sicilia (quasi 123mila) e Puglia (85mila ton).



Pesche e nettarine fuori casa, buone ma non troppo pratiche
Da una ricerca sui consumatori del Monitor Ortofrutta di Agroter, le pesche e le nettarine non fanno impazzire i consumatori, se si parla di consumo fuori casa. 
Chiedendo infatti ad un campione di mille responsabili acquisto di valutare gusto e praticità di un insieme di frutti, si può notare che ottengono un punteggio discreto, ma non altissimo, non tanto per la soddisfazione gustativa, che è alta per entrambi i prodotti, quanto per la scarsa praticità d'uso, probabilmente legata alla necessità di dover tagliare e sbucciare i frutti e soprattutto al rischio di sporcarsi a causa dell'elevato contenuto di succo presente nella polpa.

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