Ser.mac migliora la sua «vision» della frutta

Nuovi accorgimenti su controllo e delicatezza del sistema HDiA

Ser.mac migliora la sua «vision» della frutta
Continua a potenziarsi l’High definition innovative agrovision (HDiA) di Ser.mac, il software sviluppato e brevettato dall'azienda cesenate, che permette di analizzare la qualità esterna dei frutti. Presentato ufficialmente a febbraio al Fruit Logistica di Berlino, la scorsa settimana il sistema HDiA è approdato anche al Macfrut di Rimini. Ma ulteriormente rifinito.

“Per migliorare e ottimizzare la tecnologia della visione - spiega a Italiafruit News Stefano Crociani, amministratore delegato dell'azienda romagnola – abbiamo lavorato sulla rotazione controllata della tazzina portafrutto e messo a punto alcuni accorgimenti tecnici che agevolano la manutenzione ordinaria del sistema”.

Insomma, se la tecnologia era già all’avanguardia - grazie alla nuova metodologia di indagine per il controllo superficiale in linea dei prodotti ortofrutticoli - ora la meccanica è stata “ingentilita” con una maggiore delicatezza dei dispositivi.

“Il sistema - continua Crociani - permette di analizzare il frutto in alta definizione nella sua completezza per cogliere anche le minime difformità rispetto al modello standard, riducendo sprechi e tempi macchina dei sistemi di visione esistenti. In sostanza, l’HDiA permette di riconoscere i difetti, anche minimi, della superficie esterna, in modo da esaltare le qualità dei prodotti freschi”.

Il lavoro di perfezionamento del software prosegue anche dal punto di vista delle tipologie di frutta “leggibili”. Oltre che per i baby kiwi e i mirtilli, la nuova elettronica è funzionante in impianti per la selezione di kiwi, susine, ciliegie e agrumi.

Intanto, anche grazie al sistema HDiA, Ser.mac sta sviluppando il suo mercato estero, consolidando la sua presenza in Sud America e Nord Africa.

Copyright 2017 Italiafruit News