Drupacee, Nielsen: cresce la scelta del prodotto di qualita

Drupacee, Nielsen: cresce la scelta del prodotto di qualita
Nel 2016 i volumi di drupacee acquistati in Italia sono diminuiti sia per una perdita del parco acquirenti, sia per una contrazione della quantità acquistata dalle famiglie, motivata dalla scelta di comprare prodotto di maggior qualità, quindi più caro, sacrificando un po' la quantità. Più in dettaglio, le famiglie che l'anno scorso hanno acquistato drupacee sono calate del 2,2%, attestandosi a quota 19,1 milioni, i volumi acquistati sono diminuiti del 7,1%, arrivando a 355 milioni di chili, il giro d'affari si è attestato sui 636 milioni di euro (-3,4%), con una spesa media per famiglia di 32,05 euro (-1,5%) e una quantità media per famiglia pari a 17,9 chilogrammi (-5,3%). 

Complessivamente, per quanto riguarda le confezioni a peso imposto proposte dalla distribuzione italiana, il 40% delle vendite, in valore, ha interessato le pesche, il 26% le albicocche, il 19% nettarine, il 15% le susine. Il trend del comparto ha registrato una contrazione dell'8,1% in valore e del 13,2% in volume. Andamento opposto a quello mostrato dal settore frutticolo in generale, che sempre nel 2016, per ciò che concerne il peso imposto, ha registrato un aumento in volume del 7,8% e in valore del 12,6%. 

Questa interessante fotografia del comparto è stata presentata in occasione del Macfrut da Alessandro Borghi della Nielsen nel corso della conferenza "Pesche, Nettarine, Albicocche e Susine Naturitalia. Uno sguardo al prodotto, ai territori di produzione e al mercato" organizzata dalla business unit di Apo Conerpo. L'indagine condotta dall'istituto di ricerca ha poi evidenziato che in merito ai diversi canali acquista importanza il discount, passato dal 12,7 al 13,1%, rimane elevato il peso dei negozi al dettaglio di frutta e verdura (dal 13,5 al 13,7%) e si mantiene stabile la grande distribuzione con gli ipermercati fermi al 19,3% e i supermercati in leggero calo (dal 30,2% al 29,8%). Il profilo del consumatore è abbastanza simile per tutti i prodotti considerati (pesche, nettarine, albicocche e susine), preferiti prevalentemente da persone mature e anziane, con reddito medio-alto, che abitano nel nord ovest per le albicocche e le susine (apprezzate anche al Centro), nel nord est per le nettarine e distribuite trasversalmente in tutta Italia per le pesche.

"Concludendo – ha sottolineato Borghi della Nielsen – nell'ultimo anno la categoria delle drupacee ha subito cali importanti sia per un allontanamento degli acquirenti, fortemente sbilanciati verso la parte anziana della popolazione, sia per una tendenza comune a comprare meno ma ad un maggior prezzo privilegiando una migliore qualità. Il rilancio del settore può passare dallo sfruttamento dei trend salutistici (destinati ad aumentare e di buon auspicio per tutta la frutta) e dalle richieste di naturalità, cercando una maggiore penetrazione nelle fasce più giovani, i consumatori del futuro con i quali confrontarsi".

Le drupacee, come ha ricordato il responsabile marketing della società, Augusto Renella, costituiscono una delle produzioni di punta della ricca e qualificata gamma di ortofrutta fresca di Naturitalia e sono ottenute nelle aree più vocate delle regioni del Nord, del Centro e del Sud del Paese con una copertura integrale dell'intero calendario. "Per quanto riguarda i diversi prodotti – ha proseguito Renella – la quota prevalente (oltre il 50%) è rappresentata dalle nettarine, produzione per la quale l'Italia detiene il primato, mentre gli altri si posizionano su livelli inferiori con percentuali intorno al 15% per albicocche, susine e pesche".

"Con la consapevolezza che il futuro del comparto è legato, tra l'altro, alla capacità di innovare e di proporre un prodotto sempre più in linea con le richieste dei consumatori – ha dichiarato il direttore generale, Gabriele Ferri – Naturitalia ha arricchito la sua ampia gamma con una selezione speciale di varietà di Pesche e Nettarine sub acide, dal gusto dolce e medio-basso contenuto di acidità della polpa, creata per soddisfare le esigenze di un consumatore alla ricerca di un prodotto dal sapore naturalmente differenziato. Tutto ciò comunicando correttamente al consumatore le caratteristiche del prodotto". Ferri ha infine ribadito le criticità del comparto sul versante dell'organizzazione e dell'aggregazione dell'offerta.

Fonte: Ufficio stampa Naturaitalia