Apofruit Italia, accordo con la Piraccini Secondo

Un'aggregazione per creare valore aggiunto e rafforzare produzione e commercio

Apofruit Italia, accordo con la Piraccini Secondo
Un accordo per creare valore a favore delle aziende agricole di riferimento aggregando e programmando in base alle richieste del mercato; un accordo, ancora, per garantire specializzazione, accedere all'innovazione varietale, ottimizzare i costi, puntare sempre più sull'internazionalizzazione. Un accordo, infine, per far accedere una delle due parti al sistema ortofrutticolo organizzato, con tutti i vantaggi economici offerti dalla normativa comunitaria. 

Apofruit Italia, cooperativa italiana di produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli freschi, potenzia ulteriormente la propria base sociale e il presidio sul mercato aprendosi ai produttori della storica azienda cesenate di import-export ortofrutticolo Piraccini Secondo (20 milioni di euro di fatturato annuo, 380 produttori di riferimento) che attraverso la partecipazione di Apofruit nel capitale diventa filiale di organizzazione di produttori. 

“Un'operazione - ha spiegato ieri in conferenza stampa Mirco Zanotti, presidente di Apofruit Italia, all'interno dello stand del Macfrut - che ci consentirà di perseguire una maggiore efficienza e condizioni che possano premiare gli sforzi e la professionalità dei nostri soci. Obiettivi che si colgono anche attraverso una maggiore aggregazione, incremento della base sociale e presenza capillare sul territorio così come prevede l'accordo”.


Da sinistra Bastoni, Piraccini, Zanotti

“Per il nostro Gruppo - ha aggiunto Ilenio Bastoni, direttore generale di Apofruit - questo progetto che parte da lontano rappresenta una ulteriore azione per aggregare produttori, essere presenti in ulteriori aree produttive e rafforzare la specializzazione su alcuni prodotti, come la frutta estiva, le fragole e i kiwi, che rappresentano le produzioni principali delle due imprese. Per le fragole, insieme, valiamo il 20% della produzione nazionale. L'obiettivo è anche quello di internazionalizzare sempre più trovando nuovi sbocchi Oltremare 12 mesi l'anno, andando oltre il Medio Oriente, ad oggi il nostro principale riferimento extraeuropeo”. Nell'occasione Bastoni ha rivelato che "tre giorni fa, per la prima volta, le fragole a marchio Solarelli sono state spedite per via aerea a Hong Kong".

La Piraccini Secondo conta quattro stabilimenti (due a Cesena, uno a Scanzano Jonico, uno a Imola, più un centro di ritiro a Velletri). Tra i prodotti più caratterizzanti il kiwi giallo, di cui produce circa 50mila quintali nel Lazio. 

“L’accordo con Apofruit - ha detto Valchirio Piraccini, consigliere delegato della Piraccini Secondo -  ci consentirà di offrire ulteriori sbocchi alle produzioni dei nostri produttori e consentirà alle aziende di entrare nel sistema ortofrutticolo organizzato, avere la possibilità di attingere all’innovazione varietale di cui Apofruit dispone e cogliere tutti i benefici offerti dalla normativa comunitaria quali l’Ocm, strumento fondamentale per sostenere le aziende agricole nei loro piani di sviluppo”. 

Il progetto consentirà inoltre l'ingresso dei produttori della Piraccini Secondo nella base sociale di Apofruit, già forte della presenza di 4.200 soci in Italia, 294 milioni di euro per 330 mila tonnellate di frutta e verdura commercializzata.
 
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