Bio Bank, 20 anni in viaggio nei supermarket d'Italia

Primo focus storico online dedicato a Gdo e negozi specializzati. Ortofrutta presente

Bio Bank, 20 anni in viaggio nei supermarket d'Italia
E’ di qualche giorno fa la pubblicazione online del primo Focus Bio Bank dedicato al tema supermercati e specializzati. Un nuovo report digitale tematico, utile a comprendere la genesi, l’evoluzione e la dinamica tra supermercati e negozi specializzati del biologico.

“La prima collezione di dati pubblicata con uno storico così ampio”, dice a Italiafruit News Rosa Maria Bertino, che ha curato il rapporto insieme ad Achille ed Emanuele Mingozzi.

“All’inizio i prodotti bio entravano nel reparto degli alimenti salutistici e dietetici, o nel banco frigo, uno alla volta – ricorda Bertino - I primi veri approcci per i prodotti bio nei supermercati risalgono al 1993, quando Coop effettua un test introducendo l’ortofrutta bio in due supermercati del Veneto”. Non è un caso, dunque, che nell’immaginario collettivo biologico sia sinonimo di frutta e verdura.

“Nel 1995 – continua Bertino - l’esperienza sfocia nella nascita del marchio ombrello Naturali Biologici sotto il quale Coop presenta l’ortofrutta a marchio di vari produttori. Un approccio lungimirante, anche se graduale, cauto. Solo test, valutazioni che hanno coinvolto un numero sempre maggiore di punti vendita Coop e spinto altre catene distributive sulla stessa strada, in primis Conad e Billa”.

Così, anno dopo anno, i supermercati censiti da Bio Bank che proponevano ortofrutta bio sono aumentati: 130 nel 1996, 357 nel 1998, 624 nel 1999 fino a 1.439 nel 2000. Al tempo stesso è aumentato il numero di prodotti con l’ingresso di nuove referenze bio, fresche e no.
La svolta decisiva arriva nel 1999 quando Esselunga lancia Esselunga Bio, prima linea di una catena di supermercati dedicata al biologico. Con tempismo perfetto, vista la crescente domanda di sicurezza alimentare in pieno scandalo “mucca pazza”.
Sulla scia di Esselunga, Coop abbandona il marchio ombrello Naturali Biologici per passare alla private label Bio-Logici Coop, seguita da Conad, Carrefour e Pam. Nel 2001 è la volta di Crai, Despar, Selex e Billa, per finire nel 2002 con Auchan.



“Nel 2016 – osserva Bertino - le catene con una propria linea bio erano 22. Nell’arco di 16 anni le referenze sono più che triplicate, da 644 del 2001 a 2.857 del 2016. Senza contare le Private label bio lanciate da varie insegne regionali che non rientrano nel censimento Bio Bank (ad esempio, Migross bio, Cadoro Bio, ndr). La catena con il numero maggiore di referenze è Coop (480 nel 2016), seguita da Esselunga (300) e Carrefour (250). Scende invece il numero di referenze per catena, perché molte delle nuove insegne entrate hanno lanciato una propria marca bio ma con una selezione ridotta di prodotti base”.

L’ortofrutta è in tutte le 22 catene censite tranne quattro (due di queste sono discount, entrati con 30-60 referenze). In particolare, 17 hanno frutta e verdura e una ha solo ortaggi.

Il Focus Bio Bank - Supermercati & specializzati 2017 è sfogliabile e scaricabile cliccando qui.

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