Gdo, la grande abbuffata di Torino

Previste 14 strutture. Esselunga, Coop, Lidl e Dimar in rampa di lancio

Gdo, la grande abbuffata di Torino
La grande distribuzione organizzata si prepara a banchettare a Torino, dove la giunta a Cinque Stelle del sindaco Chiara Appendino ha approvato un piano urbanistico che prevede 14 nuove strutture commerciali in città tra super e ipermercati. Una manovra che, stando alle previsioni di bilancio, farà entrare nelle casse comunali una trentina di milioni di euro in oneri di urbanizzazione.

A giocare la parte del leone nei nuovi insediamenti sotto la Mole è Esselunga. La catena fondata da Bernardo Caprotti, dopo aver incassato il via libera per la realizzazione di un nuovo superstore nell'area dell'ex filiale Fiat in corso Bramante, potrà rafforzare ulteriormente la presenza su Torino anche sull'area ex Westinghouse, a due passi dal Politecnico, nel cuore della città sabauda. Una pedina non di poco conto, come ha fatto notare la stampa piemontese, anche alla luce della concorrenza che l'Esselunga di corso Bramante farà al vicino Carrefour di corso Turati.



Oltre alla catena milanese, gli altri due grossi centri commerciali che sorgeranno sono il Bricoman in corso Romania e il Novacoop di via Botticelli. Il capoluogo del Piemonte vedrà poi la nascita di supermercati più piccoli, quelli che arrivano al massimo a 2.500 metri quadri di superficie di vendita. Anche Lidl è pronta a sbarcare in corso Bramante e poi Dimar ha presentato progetti per riqualificare o realizzare alcune sue strutture. Coop aprirà anche in piazza Nizza, Auchan raddoppierà in corso Romania, Famila nell'ex Scalo Vanchiglia.

Dal mondo politico e della rappresentanza delle imprese si è levato un coro di critiche. In campagna elettorale il Movimento 5 Stelle si era detto contrario a nuovi insediamenti commerciali, soprattutto quelli di maggiore impatto. Con le recenti decisioni, però, pare aver fatto marcia indietro. Secondo il vicesindaco Guido Montanari – che ha la delega all'urbanistica – sono tutti progetti ereditati dalla giunta precedente, quella guidata da Piero Fassino.

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