Consumatori attenti agli sprechi, ma vogliono gusto e valori aggiuntivi

Prodotti imperfetti, l'esito del sondaggio del Monitor Ortofrutta tra mille italiani

Consumatori attenti agli sprechi, ma vogliono gusto e valori aggiuntivi
I consumatori italiani sono molto attenti agli sprechi, ma l’ortofrutta imperfetta non li entusiasma. Se la commercializzazione dei prodotti con difetti aveva raccolto un grande interesse da parte della filiera (clicca qui per leggere la notizia), chi quotidianamente fa la spesa è influenzato da ben altri driver di acquisto. Il consumatore italiano, infatti, ha bisogno di rassicurazioni: soprattutto sull’eventuale utilizzo di pesticidi e sulla provenienza locale degli articoli.

E’ questo il quadro che emerge dall’ultima ricerca del Monitor Ortofrutta di Agroter, in esclusiva per Italiafruit News, che in collaborazione con Toluna ha indagato l’importanza di diversi fattori relativi al comportamento d’acquisto di frutta e verdura di mille italiani.



Tra i temi presi in considerazione, il primato assoluto va al tema dello spreco, tanto che ben l’87% dei rispondenti si identifica nell’affermazione “Sono una persona attenta agli sprechi, cerco di non buttare via niente”. Parallelamente solo il 31% dei rispondenti si trova d’accordo con l’affermazione “Se fosse disponibile, comprerei ortofrutta difettata/deforme”, dimostrando che se non viene espresso un valore aggiuntivo legato all’ortofrutta imperfetta, come quello della lotta allo spreco, quest’ultima non viene apprezzata dal consumatore. A riprova di questo tema, infatti, ben il 54% degli intervistati sposa l’idea del “Non mi interessa l’aspetto di ciò che compro, basta che sia buono”. Ortofrutta imperfetta sì, ma solo se accompagnata da valori ben esplicitati a punto vendita come convenienza, gusto assicurato o riduzione dello spreco.



Fiducia come driver d’acquisto di frutta e verdura: lo dimostrano il 79% degli intervistati che dichiarano “Comprerei più volentieri frutta e verdura se mi assicurassero l’assenza di pesticidi”. In aggiunta il 74% di rispondenti preferisce il prodotto locale (più vicino, più sicuro) e il 38% dichiara di scegliere solo biologico quando disponibile.

Pesticide free, locale e biologico sono tutti concetti che fanno capo alla rassicurazione in fase di acquisto e fortemente connessi tra loro anche a livello di profilo di consumatore. Infatti, chi propende per uno di questi tre temi è incline a preferire gli altri due. La necessità di fiducia all’interno del reparto ortofrutta si conferma così un punto critico su cui lavorare tramite l’uso di brand, marchi, comunicazione e segmentazione di prodotto.

Il Monitor Ortofrutta di Agroter, avviato nel 2006, è l’unica analisi continuativa di lungo periodo sull’evoluzione dei consumi di ortofrutta e dell’acquisto di frutta e verdura in Italia. Dal 2016, grazie alla partnership con Toluna, il monitor si arricchisce di un nuovo ramo consistente in un campione di mille responsabili acquisti rappresentativi della popolazione italiana, intervistati tramite metodologia Cawi.

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