«Mercati, modello spagnolo contro l'inerzia delle Regioni»

Il presidente dell'Andmi Cernigliaro concorda con Pallottini: serve un soggetto ad hoc

«Mercati, modello spagnolo contro l'inerzia delle Regioni»
Dopo avere letto su Italiafruit News di mercoledì 29 marzo l’intervista rilasciata da Fabio Massimo Pallottini nella quale il leader di Italmercati dichiara di “sognare il modello spagnolo” per la gestione dei Mercati all’ingrosso e dei Centri Agroalimentari, il presidente dell'Associazione nazionale direttori mercati all'ingrosso (Andmi) Pietro Cernigliaro ha inviato una nota per esprimere alcune considerazioni all'insegna della sostanziale condivisione con il presidente della Rete d'imprese.

"Sono d'accordo con il presidente Pallottini sulla proposta di realizzare in Italia un modello  simile a quello spagnolo - Mercasa - dove il Pubblico supporta strategicamente la realizzazione di una politica dell’agroalimentare nazionale che nei fatti ha creato le condizioni di uno sviluppo del comparto spagnolo che tutti conosciamo", scrive Cernigliaro.

E prosegue: "Da anni Andmi è impegnata a sensibilizzare i rappresentanti del settore agroalimentare per promuovere un'azione comune tesa a sviluppare un processo per la realizzazione di una politica nazionale agroalimentare che superi l’inerzia di molte Regioni le quali hanno relegato i Mercati all’ingrosso e i Centri agroalimentari ad ambiti marginali, ignorando, al riguardo le proprie competenze legislative. Con particolare favore registriamo oggi l’affermazione del presidente Pallottini secondo cui se si vuole esprimere una politica agricola all’altezza serve una ossatura robusta, adottando un sistema in cui i principali Mercati abbiano come interfaccia un interlocutore pubblico nazionale forte”.

"Purtroppo - prosegue Cernigliaro - alla deprecata scelta della riforma del titolo V della Costituzione, che ha decentrato i poteri legislativi e di controllo sul commercio all’ingrosso e sui Mercati agroalimentari alle Regioni, si aggiungono i recenti Decreti della legge cosiddetta “Madia” sulle società partecipate che di fatto consolidano il disinteresse per un comparto vitale come quello dei Mercati all’ingrosso e dei Centri agroalimentari che svolgono una “funzione pubblica”  che rischia di sparire con l’ingresso di privati investitori nella gestione di queste strutture. Pur condividendo le finalità generaliste dei Decreti Madia, ci stiamo battendo perché i Mercati all’Ingrosso e i Centri Agroalimentari vengano posti al di fuori della normativa in essere così come si prospetta per le fiere e i casinò, scongiurando una  ulteriore mazzata  a danno del sistema mercati".

"Ecco perché - conclude Cerrnigliaro - penso, a conferma delle nostre posizioni assunte con vigore in passato, purtroppo per troppo tempo non prese in giusta considerazione e in sintonia con Pallottini, che un soggetto “ad hoc” in analogia al "Ppp" – Partneriato Pubblico Privato - potrebbe rilanciare il ruolo dei Mercati all’Ingrosso e dei Centri Agroalimentari, assicurando, mediante una cabina di regia rappresentativa del comparto lo sviluppo di quella funzione pubblica - controlli igienico-sanitari, trasparenza nella formazione del prezzo, tutela e promozione dei prodotti tipici del territorio, tracciabilità dei prodotti, idoneità soggettiva degli operatori... - a tutela  degli operatori del settore e soprattutto dei consumatori finali".

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