Macfrut e Assosementi, accordo a tutto tondo

«Promuovere e internazionalizzare un comparto d'eccellenza». Dettagli e commenti

Macfrut e Assosementi, accordo a tutto tondo
Macfrut e Assosementi a braccetto per promuovere il valore della filiera sementiera e internazionalizzare il primo anello della "catena" ortofrutticola: nasce con questi presupposti l'accordo tra la fiera dell'ortofrutta in programma a Rimini in maggio e l’associazione nazionale che raggruppa 170 aziende sementiere italiane in grado di esprimere un volume di affari di oltre 700 milioni di euro. Un patto che ha un obiettivo ambizioso: istituire un vero e proprio Macfrut Seeds in grado di far conoscere le peculiarità del settore focalizzandosi sul segmento orticolo e le sue diverse articolazioni, dalla ricerca alla moltiplicazione fino alla distribuzione

"L’Italia - si sottolinea da Macfrut - rappresenta un'assoluta eccellenza a livello mondiale nel comparto sementiero, oggi protagonista di una forte evoluzione sia di prodotto che di processo: un passaggio da più parti definito come vera e propria rivoluzione vegetale”. Di qui la partnership, in base alla quale Assosementi diverrà per Macfrut l’interlocutore principale del settore sementiero orticolo e il punto di riferimento per le aziende del comparto, con l’organizzazione di eventi e workshop ad hoc per promuovere il valore della filiera. 

La rassegna diviene così di fatto punto di riferimento per l'associazione, l’appuntamento in cui far convergere l’attività e lo sviluppo in chiave internazionale di quanti operano nelle sementi da orto. E alcuni imprenditori del ramo parteciperanno alle missioni di promozione di Macfrut nei mercati esteri: per il 2018 sono sei quelle già pianificate, tra Africa, Asia e America Latina. Altro punto strategico del patto, la collaborazione all’organizzazione delle attività della filiera in eventi fieristici internazionali. 



“Questo accordo è il coronamento di un percorso di collaborazione iniziato nel 2015 – spiega Renzo Piraccini, presidente di Macfrut – Un’intesa che conferma il ruolo di hub per l’internazionalizzazione della filiera ortofrutticola italiana da parte di una manifestazione senza confini, rappresentativa di tutti gli anelli della filiera”. 
 
“Con circa 40mila ettari di colture portaseme coltivate nel 2016, l’Italia è storicamente tra i Paesi leader a livello mondiale nella moltiplicazione delle sementi”, sottolinea Giuseppe Carli, presidente di Assosementi. “Grazie alla professionalità delle nostre aziende, questo comparto gode di buona salute e siamo convinti che l’intesa stipulata tra Assosementi e Macfrut ne favorirà l’ulteriore crescita attraverso le opportunità di sviluppo che una fiera sempre più internazionale saprà garantire”.

“Abbiamo colto al volo l'occasione dell'ampliamento di orizzonti attuato nelle ultime edizioni dalla rassegna, che ha coinvolto in modo convincente il pre-raccolto, per dare voce al settore sementiero attraverso una presenza a livello istituzionale", spiega a Italiafruit News Alberto Lipparini, segretario generale di Assosementi. "A maggio saremo in fiera a Rimini con una area espositiva presidiata da una quindicina di aziende in cui cercheremo di evidenziare le specificità del settore sementiero italiano: ricerca e innovazione, produzione delle sementi e commercio. Ci auguriamo di riuscire fin da subito a dare risalto al nostro settore, fondamentale per lo sviluppo competitivo e sostenibile dell’intera filiera ma ancora troppo poco conosciuto e adeguatamente valorizzato”.

"Ci auguriamo e riteniamo ci siano tutti i presupposti perché possa essere il primo passo di una collaborazione di successo - conclude Lipparini - prologo per organizzare nell'edizione 2018 una presenza ancor più rilevante, anche numericamente, nell'ottica di dar vita a un vero e proprio Macfrut seeds".

Il giro d’affari del settore sementiero orticolo italiano è stimato intorno ai 200 milioni di euro, per il 50% export. Nel segmento della moltiplicazione le superfici investite per la produzione del seme restano concentrate in alcune aree particolarmente vocate della Penisola (Emilia-Romagna con il 33% della superficie totale, Marche con il 23% e Puglia con l’11%), anche se negli ultimi anni si sta assistendo a un ampliamento delle zone di moltiplicazione.

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