Meloni: la qualità del Senegal fa da apripista alla Sicilia

Cagna (Agricola Don Camillo): «Un prodotto extra per grado zuccherino e aroma»

Meloni: la qualità del Senegal fa da apripista alla Sicilia
E’ ufficialmente partita la stagione dei meloni della Op Agricola Don Camillo di Brescello, in provincia di Reggio Emilia. Una stagione che durerà fino alla prima settimana di novembre, con previsioni produttive superiori alle 35mila tonnellate tra varietà retate e lisce, ottenute ora in Senegal e, poi, in oltre mille ettari da Nord a Sud Italia.

“La commercializzazione dei meloni Charentais dal Senegal è iniziata ai primi di marzo – spiega a Italiafruit News Ettore Cagna, presidente della Op – e proseguirà fino a metà maggio circa. Abbiamo in programma 1.200 ton, circa 50-60 container. Lo Charentais non ha dimensioni elevate, ma è molto elegante. Di forma rotonda, ha polpa morbida che si contraddistingue per la pigmentazione accesa e l’aroma intenso. Il punto di forza, però, è l’ottima shelf-life a maturazione gialla, che permette di affrontare serenamente anche i viaggi più lunghi”.



“Quest’anno il prodotto è di altissima qualità – aggiunge il presidente della Agricola Don Camillo - Il grado zuccherino è elevato, mediamente sui 15-16 gradi Brix e il profumo molto intenso”.

“Da fine aprile subentrerà la produzione precoce siciliana – continua Cagna – che coltiviamo nella zona tra Ragusa e Siracusa, grazie alla partnership con l’azienda dei fratelli Candiano di Ispica che ha portato anche alla nascita dell’Agricola Peppone, a Rosolini. In totale 200 ettari interamente dedicati ai meloni”.



Ma non finisce qui, perché da maggio si parte con la produzione del Centro Italia e, a seguire, del Veronese e del Mantovano. Quest’ultima con il plus del riconoscimento comunitario Igp. “Siamo entrati nel Consorzio del Melone Mantovano Igp l’anno scorso – conclude Cagna – e i risultati sono stati molto soddisfacenti. Così, dalle oltre 1.500 tonnellate commercializzate nel 2015, contiamo di arrivare a quattromila”.

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