Stop ai voucher, Cia e Coldiretti: gravi conseguenze

Stop ai voucher, Cia e Coldiretti: gravi conseguenze
Eliminare totalmente i voucher è una decisione non condivisibile e molto deludente. A questo punto sarebbe stato preferibile mantenere l’attuale disciplina, lasciando ai cittadini la libertà e il buon senso di decidere - attraverso il referendum - il mantenimento di uno strumento che ha permesso a tipologie di lavoro occasionale di essere regolarmente retribuite e coperte dalle relative tutele. Così la Cia-Agricoltori Italiani sull’imminente approvazione del decreto per l’abolizione dei voucher.

L’agricoltura, pur essendo stato il primo settore a sperimentare i voucher nel 2008, ha dimostrato sempre un uso corretto dello strumento che non si pone in contrapposizione con i rapporti di lavoro subordinato - spiega la Cia - e ciò è dimostrato dai dati, che dimostrano come, dal 2008 al 2015, il settore ne abbia utilizzati il 4,8% rispetto a quelli venduti, con un calo drastico nell’ultimo anno che si attesta all’1,8%.
La cancellazione dei voucher provocherà conseguenze negative, in particolare per le realtà produttive meno strutturate e con più difficoltà a gestire la programmazione di attività stagionali che richiedono flessibilità.

Questa decisione - conclude la Cia - danneggerà anche tutti coloro che, in questi anni di crisi economica, hanno ottenuto grazie ai voucher un’utile integrazione al reddito, andando a colpire proprio le fasce più deboli (studenti, pensionati e percettori di prestazioni a sostegno del reddito).  

Coldiretti: ora strumento ad hoc per l'agricoltura
"Occorre individuare immediatamente uno strumento ad hoc che sostituisca i voucher e che tenga conto delle specifiche caratteristiche di stagionalità dell’agricoltura come avviene in tutti Paesi dell’Unione Europea", commenta la Coldiretti. L’agricoltura nell’attività di preparazione dei terreni, di semine e trapianto di raccolta di ortaggi, frutta e uva è condizionata dagli andamenti climatici sempre più imprevedibili e ha bisogno di strumenti che tengano conto di queste caratteristiche.

"Con la sospensione improvvisa della vendita dei voucher nelle tabaccherie l’annunciata fase transitoria per consentire l’utilizzo dei voucher fino al 31 dicembre si traduce in una farsa che danneggia imprese e lavoratori", aggiunge l'associazione guidata da Roberto Moncalvo. "Si tratta di un vero colpo di mano perché - sostiene la Coldiretti - oltre all’utilizzo occorre consentirne l’acquisto, in attesa che venga individuato necessariamente uno strumento ad hoc che sostituisca i voucher. Con l’arrivo della buona stagione e i lavori di preparazione dei terreni e raccolta di ortaggi frutta e vino si mettono a rischio le produzioni agricole e si perdono opportunità di lavoro nei campi per integrare il reddito per 50mila giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati esclusivamente in attività stagionali che in agricoltura – continua la Coldiretti - ne sono stati gli unici possibili beneficiari". 

"L’agricoltura nell’attività condizionata dagli andamenti climatici sempre più imprevedibili ed ha bisogno di strumenti che tengano conto di queste caratteristiche. A differenza degli altri settori l’utilizzo dei voucher in agricoltura è rimasto pressoché stabile negli ultimi anni con circa due milioni di buoni venduti per un totale di 350mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne. Si perde uno strumento che - conclude la Coldiretti-  ha consentito nel tempo di coniugare gli interessi dell’impresa agricola per il basso livello di burocrazia con la domanda di lavoro di giovani studenti e pensionati in cerca di un reddito occasionale da percepire in forma corretta".

Fonte: Cia e Coldiretti