Ortomercato di Milano, Di Pisa: divisioni dannose

Il presidente nazionale Fedagro commenta le dichiarazioni di Albuzza (Acmo). «Settore immaturo»

Ortomercato di Milano, Di Pisa: divisioni dannose
"Tra i compiti delle associazioni c'è quello di far convivere necessità e istanze di aziende diverse cercando una sintesi e obiettivi comuni. Perché le divisioni non portano da nessuna parte". Lo afferma il presidente nazionale di  Fedagro-Confcommercio Valentino Di Pisa dopo le dichiarazioni rilasciate a Italiafruit News da Alberto Albuzza, consigliere della neonata Associazione commercianti del Mercato di Milano (Acmo).

Riferendosi all'altra, storica, associazione di grossisti milanese, Ago-Fedagro, Albuzza aveva affermato che in essa coabitano "realtà dalle diverse dimensioni ed esigenze e per alcune di loro, vuoi per  i numeri, vuoi per una questione di ricambio generazionale, sarà difficile impegnarsi negli investimenti che si renderanno necessari per il progetto del nuovo Mercato milanese". 

"La capacità di un presidente - commenta Di Pisa - deve essere quello di mediare gli interessi, di dare spazio a tutti; la forza di un'associazione è quella di far crescere i più piccoli, anche pungolandoli, e questo Albuzza, che nel recente passato è stato presidente della Fedagro milanese, dovrebbe saperlo. Bisogna fare gruppo, sostenendo tutti".

"Vero che ci sono aziende più strutturate di altre, ma non si può dividere un'associazione per questo", aggiunge Di Pisa. "Situazioni come quelle di Milano sono emblematiche, dimostrano che purtroppo non siamo ancora un settore maturo, che fatichiamo a fare gruppo. In ogni caso, reputo e auspico ci possa essere una sintesi tra le due associazioni in vista dei prossimi passi che delineeranno il futuro assetto del Ortomercato di Milano". 

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