Dalla distribuzione
A Bergamo si coltivano germogli di bambù
Sottoli e creme spalmabili per BambuBio, nata dall'idea di due giovani imprenditrici
Da un viaggio in Cina l'idea che è alla base della loro impresa: i germogli di bambù. E dopo quel viaggio nella terra del Dragone, le sorelle Marianna e Cinzia Ziliati hanno dato vita a BambuBio Food, una piantagione di bambù da germoglio commestibile a Treviglio, in provincia di Bergamo.
Il nonno Abramo, vivaista e floricoltore, ha affiancato le nipoti per avviare la coltivazione biologica. Attualmente sono 3,5 gli ettari dedicati a questa coltura. “La pianta di bambù produce un germoglio commestibile e ricco di sostanze nutritive, ma solo per due mesi l'anno, da marzo a maggio. Nei restanti mesi coltiviamo le altre tipologie di bambù dalla foglia commestibile, utili per dare vita a tisane, essenze, estratti o altri prodotti come grissini”, spiegano le giovani imprenditrici.
Le sorelle Ziliati hanno abbinato in questo progetto innovazione e tradizione italiana in cucina. La materia prima, infatti, diventa un ingrediente per tanti possibili piatti. Il bambù non necessita di trattamenti particolare, ha solo bisogno di un'irrigazione a scorrimento. I germogli vengono raccolti e poi messi sott'olio oppure trasformati in una crema spalmabile. Il germoglio fresco ha una shelf life limitata, è un prodotto poco conosciuto e viene utilizzato solamente da alcuni chef.
“Vorremmo crescere ancora e strutturare la nostra startup – spiegano Marianna, Cinzia e la mamma Carmen, che segue le figlie in questo progetto – per il momento commercializziamo attraverso il nostro e-commerce e poi con i nostri fornitori diretti, ma ci piacerebbe essere affiancate da una realtà che ci possa supportare nella distribuzione del nostro prodotto”.
Un prodotto dall'alto contenuto nutrizionale, ricco di calcio, ferro e zinco e inoltre un potente antiossidante, buona fonte di fibre, proteine e amminoacidi.
Copyright 2017 Italiafruit News
Il nonno Abramo, vivaista e floricoltore, ha affiancato le nipoti per avviare la coltivazione biologica. Attualmente sono 3,5 gli ettari dedicati a questa coltura. “La pianta di bambù produce un germoglio commestibile e ricco di sostanze nutritive, ma solo per due mesi l'anno, da marzo a maggio. Nei restanti mesi coltiviamo le altre tipologie di bambù dalla foglia commestibile, utili per dare vita a tisane, essenze, estratti o altri prodotti come grissini”, spiegano le giovani imprenditrici.
Le sorelle Ziliati hanno abbinato in questo progetto innovazione e tradizione italiana in cucina. La materia prima, infatti, diventa un ingrediente per tanti possibili piatti. Il bambù non necessita di trattamenti particolare, ha solo bisogno di un'irrigazione a scorrimento. I germogli vengono raccolti e poi messi sott'olio oppure trasformati in una crema spalmabile. Il germoglio fresco ha una shelf life limitata, è un prodotto poco conosciuto e viene utilizzato solamente da alcuni chef.
“Vorremmo crescere ancora e strutturare la nostra startup – spiegano Marianna, Cinzia e la mamma Carmen, che segue le figlie in questo progetto – per il momento commercializziamo attraverso il nostro e-commerce e poi con i nostri fornitori diretti, ma ci piacerebbe essere affiancate da una realtà che ci possa supportare nella distribuzione del nostro prodotto”.
Un prodotto dall'alto contenuto nutrizionale, ricco di calcio, ferro e zinco e inoltre un potente antiossidante, buona fonte di fibre, proteine e amminoacidi.
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