Etichettatura a semaforo: sistema distorsivo e fuorviante

Colpirebbe il 60% delle produzioni Made in Italy. Il no di De Castro

Etichettatura a semaforo: sistema distorsivo e fuorviante
"Noi dobbiamo assicurare ai nostri cittadini un'etichettatura degli alimenti chiara e trasparente che li informi ma non li condizioni nelle scelte. Per questa ragione sarò sempre contrario al sistema distorsivo e fuorviante del semaforo". E' questo il commento del primo vicepresidente alla Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, alla dichiarazione di alcune multinazionali europee di voler appoggiare il sistema di etichettatura con i codici cromatici (con rosso, giallo e verde che segnalano la presenza di grassi, sale e zuccheri, ndr).
"Più volte - continua De Castro -  anche con una specifica interrogazione parlamentare sottoscritta da quasi cento colleghi, ho manifestato alla Commissione europea i miei dubbi su questo sistema poiché danneggia, non solo economicamente, molti dei nostri prodotti più conosciuti ed esportati, e fornisce al consumatore informazioni sbagliate, andando quindi contro lo scopo del suo utilizzo".
"Lunedì - conclude De Castro - chiederò nuovamente al commissario Vytenis Andriukaitis, che sarà presente durante la riunione di Commissione agricoltura a Strasburgo, di pronunciarsi in materia per agire in difesa dei consumatori e del Made in Italy".

Intanto, l'industria alimentare europea intende "valutare i dettagli della proposta" delle sei multinazionali. Lo rivela una nota della FoodDrinkEurope, associazione di categoria dell'industria alimentare Ue. "Riconosciamo che l'iniziativa si basa sul sistema delle porzioni di riferimento, che abbiamo sviluppato per aiutare i consumatori a fare scelte consapevoli ma FoodDrinkEurope e la maggioranza dei suoi membri non sono a favore dei codici cromatici in quanto potenzialmente fuorvianti e fonte di confusione".

Secondo quanto segnalato da Coldiretti, l’etichetta a semaforo colpirebbe ingiustamente il 60% delle produzioni italiane con indicazioni sbagliate e ingannevoli. Una informazione fuorviante - denuncia la Coldiretti – che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani come l’olio extravergine d’oliva e promuove, al contrario, le bevande gassate senza zucchero, ingannando i consumatori rispetto al reale valore nutrizionale.

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